Deambrogio incalza la Regione sull’agricoltura
Il segretario regionale di Rifondazione Comunista ancora contro la giunta Cirio
CASALE – «Sono giorni drammatici per l’ambiente e l’agricoltura piemontesi, solo la Regione Piemonte fa finta di niente di fronte a dati più che allarmanti» tuona il segretario regionale di Rifondazione Comunista, il casalese Alberto Deambrogio.
«Molti eventi si stanno sommando a descrivere questo stato di cose: cambiamento climatico, impermeabilizzazione dei suoli con influenza sulla capacità di ricarica delle falde profonde e, per il settore agricolo, una ultradecennale intensificazione delle colture – prosegue Deambrogio – A causa del cambiamento climatico poco meno di un miliardo di persone soffre di malnutrizione cronica, mentre la desertificazione avanza anche in area mediterranea. La siccità dello scorso anno ha provocato nel nostro Paese danni per circa 6 miliardi di euro nel settore agroalimentare. L’anno in corso non si preannuncia molto diverso per le Regioni, Piemonte compreso.
La cementificazione incontrollata ridimensiona la capacità di assorbire anidride carbonica e trasformarla in sostanza organica. L’intensivizzazione dell’attività agricola, favorita da molti anni di Politica Agricola Comunitaria, ha portato al compattamento dei suoli, all’erosione, all’aumento di emissioni e all’inquinamento delle falde acquifere. Il settore primario, d’altro canto, può giocare un ruolo positivo rispetto a questi problemi.
Le Regioni, molte delle quali stanno spingendo verso la deleteria soluzione dell’autonomia differenziata, hanno da sempre un ruolo importante nel governo complessivo dell’attività agricola. Non è dato sapere quali siano gli impegni concreti di quella piemontese. Grave situazione a fronte di un intero settore che aspetta risposte adeguate anche alla sfida ambientale. Ci chiediamo come la giunta Cirio abbia intenzione di agire per contrastare gli effetti climatici in agricoltura, combattere il fenomeno di impermeabilizzazione dei suoli, favorire l’estensivizzazione dell’attività agricola e ottimizzare l’utilizzo delle risorse idriche.
Conclude Deambrogio: «Naturalmente chiediamo questo per sapere nei fatti quali misure del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014/2020 sono state finanziate, con quali stanziamenti e in che percentuale rispetto alla dotazione complessiva del PSR
stesso. Infine sarebbe interessante sapere pure, in relazione a tali interventi, quali misure il Piemonte intende adottare nel Complemento di Sviluppo Regionale in attuazione del Piano Strategico Nazionale.
Il rischio concreto è quello di trovarci con moltissimi agricoltori in ginocchio tra qualche mese. A quel punto però la Regione non potrà più nascondersi dietro un dito, invocando le solite misure emergenziali. Le emergenze si devono prevenire! La consigliera regionale del Movimento 4 Ottobre – Unione Popolare Francesca Frediani presenterà una interrogazione in tal senso».