Biblioteca, nuovo corso di ricamo giapponese
Un'arta antica con molti punti in comune con la nostra cultura
TAGLIOLO – La Biblioteca Nelson Mandela di Tagliolo incontra il Giappone e la sua cultura. Partono infatti il 20 febbraio, dalle 16.30 dopo l’anteprima dei giorni scorsi, i laboratori di Hirameki, arte e disegno giapponesi, Sashiko Boro Boro, antica tecnica utilizzata per il ricamo. L’insegnate Yumee Belli, illustratrice e tatuatrice, porterà adulti e bambini a scoprire una cultura che conosce e ama per tramandarne usi e costumi in un viaggio che vuole aprire una finestra su un mondo che, sebbene apparentemente lontano, ha dei punti in comune con la nostra cultura.
Filosofia antica
«Sashiko – spiega l’insegnante – significa ricamo, boro si può tradurre come rattoppo. Quest’arte è nata nei paesi rurali dove spesso per il duro lavoro i kimono si consumavano. Nella cultura giapponese il fatto che le vesti si fossero usurate significava che la persona aveva fatto un duro lavoro e il “buco” doveva essere onorato con un elegante rattoppo con ricamo che impreziosiva la veste. Essa a sua volta diventava un riconoscimento della dedizione di chi la indossava». Disegni eleganti e suggestivi ricordano l’erba al vento che si piega ma non si spezza rafforzando il concetto di resilienza. «Il nostro mondo occidentale – prosegue Belli – ci ha insegnato a utilizzare e buttare. Quest’arte porta a riscoprire l’importanza di dare una nuova vita a ciò che si è consumato col tempo». Non a caso anche quando si rompe un oggetto l’usanza più antica prevede di ricomporre i cocci inserendo dell’oro nelle crepe per trasformare in bellezza il danno. Un altro aspetto che verrà trattato e sperimentato è l’Hirameki, ossia l’arte di dare senso a macchie di colore attraverso la propria fantasia. «E’ una antica espressione – conclude l’insegnante – che lascia adulti e bambini liberi di immaginare senza canoni rigidi».