Azienda ospedaliera: Dipaema, uno studio per trattare le complicanze da trapianto
In Ematologia un nuovo schema dietetico personalizzato per migliorare la qualità di vita del paziente con malattia da rigetto
Don Tessaglia: "Sensibilizzare per un nuovo modo di avanzare insieme"
Anche l’Azienda Ospedaliera di Alessandria celebrerà oggi, sabato 11 febbraio, la Giornata Mondiale del Malato con due appuntamenti nella chiesa dedicata ai santi Antonio e Biagio.
Istituita in memoria della Madonna di Lourdes, la Giornata è l’occasione per fermarsi a pensare alle persone che soffrono e che spesso si sentono sole. Persone che l’Ospedale di Alessandria assiste quotidianamente, perché i pazienti sono al centro della missione di cura, di assistenza e di ricerca.
Nell’Aso Al sono in programma diverse occasioni di riflessione e di celebrazione, non solo per ricordare i malati, le loro famiglie e il personale sanitario, ma per imparare insieme uno stile di vicinanza, compassione e tenerezza che costruisce i legami e, in definitiva, la comunità.
Azienda ospedaliera: Dipaema, uno studio per trattare le complicanze da trapianto
In Ematologia un nuovo schema dietetico personalizzato per migliorare la qualità di vita del paziente con malattia da rigetto
Gli appuntamenti nella chiesa dell’Ospedale civile sono alle ore 17, insieme alla comunità di Sant’Egidio, per la preghiera per gli ammalati, e alle ore 17.30 per la celebrazione della messa e l’unzione degli infermi.
Come ha sottolineato il cappellano dell’ospedale don Stefano Tessaglia, “la Giornata Mondiale del Malato, così come ha ricordato Papa Francesco, non invita soltanto alla preghiera e alla prossimità verso i sofferenti, ma mira a sensibilizzare il popolo di Dio, le istituzioni sanitarie e la società civile a un nuovo modo di avanzare insieme. È la comunità, dunque, il centro della riflessione e dell’interesse della giornata di quest’anno, per sensibilizzare tutti ai diversi aspetti della cura e dell’accompagnamento dei fratelli più fragili e ad imparare a camminare insieme come famiglia».