Terzo Valico: morto giovane operaio. Ecco chi era la vittima
L'incidente questa mattina a Voltaggio. Un secondo ferito ricoverato all'ospedale di Novi Ligure. Proclamato uno sciopero immediato
AGGIORNAMENTO ORE 11.30 — Si chiamava Salvatore Cucè ed era originario di Roccabernarda in provincia di Crotone il 34enne vittima dell’incidente avvenuto questa notte nel cantiere del Terzo Valico di Voltaggio. «Restiamo scossi e increduli davanti a una notizia che mai nessuno vorrebbe sentire. Ci stringiamo attorno ai familiari in questi momenti di angoscia assoluta dove tutto diventa insignificante davanti alla scomparsa di questa giovane vita», ha detto il sindaco Luigi Foresta.
La nota del Cociv — «Il consorzio Cociv esprime grande dolore e vicinanza alla famiglia dell’operaio della società Seli che ha perso la vita nel grave incidente verificatosi stanotte nel cantiere di Voltaggio della linea ferroviaria del Terzo Valico dei Giovi, in cui è rimasto ferito anche un secondo operaio, a cui si augura rapida guarigione. Il Consorzio, associandosi al dolore dei familiari della vittima, si mette a disposizione delle autorità competenti per l’evento verificatosi in un cantiere complesso, in cui sono stati adottati tutti i presidi di sicurezza e ogni attività di monitoraggio prevista». Lo scrive il consorzio Cociv in una nota.
Salvatore Cucè
La nota di Federico Fornaro — «Una nuova tragedia sul lavoro. È inaccettabile la morte di un giovane operaio trasfertista di 34 anni nel cantiere per la costruzione del Terzo Valico. Non è possibile accettare la perdita di una vita umana in un cantiere di una grande opera in cui i piani di sicurezza e la tutela dei lavoratori dovrebbe essere ai massimi livelli. La magistratura dia in tempi rapidi risposte su cosa sia realmente accaduto e se saranno individuati responsabili la giustizia sia egualmente rapida nel fare il suo corso». Lo scrive in una nota Federico Fornaro dell’ufficio di presidenza del gruppo Pd-Italia Democratica e Progressista alla Camera.
AGGIORNAMENTO ORE 11.00 — Sciopero immediato in tutti i cantieri del Terzo Valico: è la decisione presa dai sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil a seguito dell’infortunio mortale sul lavoro avvenuto nel cantiere di Voltaggio. Lo sciopero durerà per l’intera giornata e riguarderà tutti i cantieri, sia sul fronte piemontese che su quello ligure. In attesa di comprendere la dinamica dell’incidente, Feneal, Filca e Fillea hanno anche chiesto un incontro urgente con le prefetture e l’azienda capofila (WeBuild).
AGGIORNAMENTO ORE 10.30 — «Riteniamo assurdo che un lavoratore venuto tra l’altro dalla lontana Calabria per poter mantenere la propria famiglia venga strappato ai propri affetti per l’ennesimo, evitabile, infortunio sul lavoro»: è il commento della Filca Cisl di Alessandria sul tragico incidente avvenuto questa notte al cantiere del Terzo Valico di Voltaggio.
Il sindacato parla di «una sacca di gas esplosivo sollecitata dalle operazioni interne ha prodotto una lingua di fuoco in galleria che ha investito i due lavoratori». «Stiamo attendendo le valutazioni ufficiali delle competenti autorità – dice la Filca – Ma siamo anche fortemente preoccupati della possibilità che ulteriori infortuni di questo genere possano riprodursi». Le organizzazioni sindacali stanno decidendo le iniziative da prendere, tra cui la «proclamazione di uno sciopero per tutta la tratta del Terzo Valico sia sul versante piemontese che ligure».
«Nel frattempo esprimiamo tutto il nostro dolore per un evento che si doveva assolutamente evitare e ci stringiamo attorno alle famiglie degli operai coinvolti», concludono dal sindacato dei lavoratori edili Cisl.
AGGIORNAMENTO ORE 9.30 — Iniziano a delinearsi meglio le circostanze della morte dell’operaio rimasto coinvolto questa notte in un’esplosione al cantiere del Terzo Valico ferroviario di Voltaggio.
«Dalle prime informazioni che abbiamo raccolto, sembra che l’esplosione si sia verificata per la fuoriuscita di gas naturale dalle rocce che gli operai stavano scavando», dice Paolo Tolu, segretario provinciale della Feneal, il sindacato dei lavoratori edili Uil. A scatenare la deflagrazione potrebbe essere stata una scintilla durante le operazioni di scavo con il “martellone”.
«Si tratta di un gas inodore, che non poteva essere percepito dalle persone. Proprio per questo motivo esistono dei sistemi di allerta e bisognerà capire perché non abbiano funzionato», spiega ancora Tolu, che aggiunge: «Sempre secondo le prime informazioni che abbiamo raccolto, l’operaio più grave sarebbe sopravvissuto allo scoppio e sarebbe morto nell’attesa dell’ambulanza, che avrebbe impiegato circa un’ora ad arrivare sul posto».
La vittima sarebbe un 34enne originario della Calabria, dipendente di una delle ditte al lavoro nel cantiere “Vallemme” di Voltaggio. Il collega rimasto ferito è ricoverato all’ospedale di Novi Ligure con ustioni alla nuca e alle mani, ma non sarebbe in pericolo di vita.
«A breve anche con le altre forze sindacali decideremo le misure da intraprendere – conclude Tolu – Non escludiamo la proclamazione di uno sciopero».
ORE 7.30 – VOLTAGGIO — Tragico incidente questa mattina nel cantiere del terzo valico. Un giovane operaio ha perso la vita, un suo collega è stato trasportato all’ospedale di Novi in codice giallo. Entrambi sono rimasti ustionati probabilmente a causa dell’esplosione di una bombola. Al momento non si conoscono altri particolari.