Gioca il Pontedera e vince. Grigi assenti
Prima gol regalato. Solo nel finale poche, sterile fiammate. Gol annullato
Errori nei due gol, solo nel finale un timido accenno di reazione. Servirà la scoppola?
PONTEDERA – “Una mazzata”. Per una squadra, sono parole del suo allenatore, Fabio Rebuffi, che “nel primo tempo non è riuscita a fare tre passaggi in fila“. Che ha regalato un gol in contropiede, assurdo nella dinamica, e, pure, perché omaggiato in trasferta, subendo un contropiede da una palla persa sulla trequarti.
Una squadra incapace anche di leggere un calcio piazzato, pure prevedibile nella dinamica (il Pontedera, lo ha sottolineato anche Canzi, prova spesso a colpire in quel modo), eppure Peli era liberissimo di calciare. Non è servito cambiare modulo, anche durante la gara, e troppi giocatori sono sembrati con una marcia, se non due, in meno rispetto agli avversari. Più che prudenza, nel primo tempo un blocco totale, senza idee e pericolosità: ritrovarla nel finale conta davvero poco. Anzi, nulla.
MARIETTA – Infilato: nel primo gol paga un pasticcio collettivo della difesa, con l’aggiunta di Nichetti, nel secondo difficile arriva sul tiro di uno che ha tutto il tempo per prendere la mira. Ma prima del vantaggio e poi anche nella ripresa, evita che il punteggio assuma dimensioni umilianti: 6
BALDI – Impacciato: dalla sua parte, nella prima frazione, imperversa soprattutto Ianesi, ma anche Perretta, che lo mettono in difficoltà accelerazioni che non riesce a contenere, quasi spaventato dal pallone, che sembra pesargli come un macigno. Neppure i rilanci gli riescono: 5
Gioca il Pontedera e vince. Grigi assenti
Prima gol regalato. Solo nel finale poche, sterile fiammate. Gol annullato
SABBIONE – Coinvolto: responsabilità nell’azione del primo gol, troppo lento sulla progressione e il controllo di Ianesi, troppo leggero nonostante la stazza, quasi non lo contrasta. La sua posizione irregolare costa la validità del gol segnato da Galeandro: 5
MARTIGNAGO – (dal 28’st) Ininfluente: in una gara in cui servirebbe qualcuno che palleggia e apre il gioco, come sa fare l’attaccante, entra a gara già decisa, per provare ad alzare almeno la vivacità. Troppo poco tempo e sempre difficile capire come uno come lui giochi spezzoni non lunghi: ng
SINI – Rientrato: fisicamente, con la testa e la convinzione ancora non del tutto. Anche lui fatica in una difesa che se la cava un poco sulle palle alte, meno negli anticipi. E’, però, quello che, da capitano, alla fine porta tutta la squadra dai tifosi: 5.5
NUNZELLA – Altalenante: già nel primo tempo Rebuffi gli sposta posizione, con scarso esito, perché da quella parte Peli e Catanese entrano con troppa facilità. Alza il ritmo e il contributo nella ripresa, almeno qualche palla in area la mette: 5.5
NICHETTI – Sfasato: ha sulla coscienza il primo grande errore nell’azione del gol di Ianesi, in cui si fa saltare, manifestando una lentezza, di pensiero e di azione, preoccupante. Troppi palloni persi o appoggiati male, a parte un tiro alle stelle (il primo dei Grigi dopo mezzora abbondante) una gara negativa: 5
MIONIC – (dal 36’st) Ricomparso: se serviva fargli capire che è di nuovo in gruppo, i 10′ giocati hanno una giustifiazione. Non certo per il contenuto di questo scampolo di gara: ng
GUIDETTI – Slegato: la sensazione del ‘volere, ma non riuscire’. In mezzo è quello che potrebbe aprire il gioco e, invece, non lo fa quasi mai, spezzo sceglie soluzioni per le vie orizzontali, prevedibili, che gli avversari, appunto, intuiscono e spengono sul nascere. Potrebbe tirare, un paio di volte, ma anche lui sembra spaventato dall’idea di provarci: 5.5
G.RENAULT – Debuttante: con tutto quanto ciò comporta se l’esordio avviene dopo tre allenamenti. Primo tempo incolore, nella ripresa un bel pallone in area (Ma uno solo è poco) e tentativi ostinati di dribbling con poco esito. Impegno, certo, ma anche condizione da costruire: 5.5
C.RENAULT – (dal 36’st) Esterno: dà il cambio al fratello, fa il quarto di desta, opzione under in più, anche se nel finale si fa saltare un po’ ingenuamente: ng
Il mercato, gli under e i conti (che non tornano)
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LAMESTA – Contenuto: Martinelli non gli dà spazio, lo ha studiato e anticipa i suoi movimento, obbligandolo a convergere per vie centrali, dove finisce per inciamparsi nelle maglie avversarie. Uno spunto nella ripresa, che potrebbe concludere molto meglio: 5.5
GAZOUL – (dal 17’st) Volenteroso: ma la volontà non basta, se non c’è lucidità, se non c’è manovra corale. Così si vede davvero poco: 5.5
CORI – Ininfluente: Rebuffi sostiene che deve giocare per trovare la condizione e che a un uomo d’area, quale è, i palloni devono arrivare. Però, a parte un paio di spiazzate e una palla aperta su Lamesta, perde tutti i duelli. Se vuole aiutare l’Alessandria a salvarsi, deve farlo in altro modo: 5
SYLLA – (dal 17’st) Vivace: ha caratteristiche diverse, però almeno sta più dentro l’area e ha una delle due occasioni (a parte il gol annullato) negli ultimi 60 secondi del recupero. Poco, certo, ma più di altri compagni, non solo di reparto: 6
GALEANDRO – Beffato: dalla bandierina che si alza quando colpisce di testa alle spalle di Stancampiano. Il fuorigioco non è suo, ma il gol non è valido. Assente nel primo tempo, almeno nella fase centrale della ripresa cerca e trova qualche fraseggio in più per incunearsi nell’area avversaria. Prova anche a sorprendere il portiere al 48′, la sua (e dell’Alessandria) conclusione più pericolosa: 6