Via Maggioli, riattaccato il gas. “Ma così non può funzionare”
Parla il presidente dell'Atc, Paolo Caviglia: "Impossibile far fronte economicamente a tutte le emergenze"
“Abbiamo provveduto, come Atc Piemonte Sud, a fare un bonifico urgente per consentire la riapertura del gas nelle palazzine di via Maggioli 72, ma non è così che può funzionare. Purtroppo, non abbiamo i fondi necessari per ovviare a tutte le emergenze di questo tipo. E, mi creda, ce ne sono”: Paolo Caviglia, presidente dell’Agenzia territoriale per la casa che si occupa degli alloggi popolari anche della provincia di Alessandria, è sconsolato.
Quanto accaduto infatti a partire dalla giornata di giovedì al di là del sottopasso per il Cristo è solo l’esempio più eclatante, simbolo però di tante altre realtà più piccole: circa un centinaio di famiglie dalla sera alla mattina si sono trovate private di riscaldamento e acqua calda per via della morosità di molti. Ma perché – è la domanda – ci devono andare di mezzo pure quelli che hanno versato regolarmente (seppur sembra non siano la maggioranza degli inquilini) le loro bollette?
E’ chiaro che la stessa Atc non potrà permettersi di pagare sempre 40mila euro con tutta urgenza come accaduto stavolta, ma è palese che sia ingiusto, da parte delle aziende del riscaldamento, privare di quanto dovuto anche quelle persone che con tanta fatica – “io prendo 520 euro di pensione – ci racconta un residente – ma sono in regola ed è per me un punto d’onore” – non rimangono indietro con i pagamenti.
Ora la situazione, almeno per il momento, si è risolta. Ma cosa accadrà tra un mese o due, quando le morosità avranno di nuovo creato un ‘buco’ importante?