Studenti del Ciampini Boccardo in Olanda a “scrutare” il cielo
Il progetto curato dal professor Campisi approderà al centro aerospaziale olandese il prossimo maggio
NOVI LIGURE — Gli studenti dell’Istituto “Ciampini-Boccardo” sono stati invitati a visitare il centro aerospaziale a Noordsvijk in Olanda. Grazie al percorso di “Spazio alla Conoscenza” promosso dal professor Corrado Campisi con il prezioso aiuto dell’ingegner Luigi Bussolino, recentemente scomparso, l’istituto novese ha saputo farsi conoscere ed apprezzare a livello nazionale e internazionale, dimostrazione è l’invito olandese. «Grazie a Tommaso Ghidini- dice Campisi – andremo in Olanda, sarà una visita didattica che faremo nelle prime settimane di maggio. I nostri studenti, quelli che partecipano al progetto “Spazio alla conoscenza” potranno visitare lo Space Expo e il centro spaziale europeo Estec».
“Spazio alla conoscenza” nel corso del tempo si è arricchito ed ampliato dimostrando che non si tratta di un mero progetto di conferenze ma anche di attività laboratoriali. Con l’Istituto di Geologia e Geodinamica di Roma si è trasformato in “Spazio alle Geoscienze”. All’interno di tale progetto è inserito un lavoro di “Approccio multidisciplinare integrato per l’identificazione e recupero di materie prime da rifiuti minerari mediante telerilevamento” con l’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria (Igag), l’Istituto di struttura della materia (Ism) e l’Istituto sull’inquinamento atmosferico (Iia) dell’aria della ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
«A questo lavoro – prosegue Campisi- parteciperà una scuola argentina che sarà seguita da un referente scientifico dell’ambasciata italiana a Buenos Aires.» Quindi gli studenti novesi collaboreranno e si confronteranno con i compagni argentini in un progetto che guarda al futuro. Il progetto riguarda i rifiuti minerari, tali rifiuti, infatti, rappresentano una delle maggiori preoccupazioni al mondo e sono definiti come prodotti di scarto che originano, si accumulano e sono presenti nei siti minerari e che sono indesiderati e attualmente non hanno alcun valore economico. Nel progetto viene sottolineato che gli accumuli di rifiuti minerari possono diventare delle “nuove miniere” attraverso appropriate strategie innovative di gestione che puntano a minimizzare l’impatto ambientale e progettare la salute umana.