Sportello Lavoro: “Anche ad Acqui aumenta la richiesta di badanti”
Il servizio del Centro di Ascolto: "Per questo tipo di lavoro cresce il numero dei candidati uomini"
ACQUI TERME – Sono state in tutto 162 le intermediazioni tra domanda e offerta gestite nel corso del 2022 dagli operatori dello Sportello Lavoro di Acqui Terme, «e di queste, circa il 60% ha avuto un esito positivo, per lo più nei settori del family care, della ristorazione e dell’edilizia », commenta Maria Grazia Lovisolo, referente del servizio offerto dal Centro di Ascolto di via Cassino a coloro che sono in cerca di un’occupazione.
Dati sui quali pesano inevitabilmente le criticità socio-economiche “figlie” della pandemia. «Con il Covid sono aumentate in maniera sensibile le richieste da parte delle famiglie nel settore del family care. Nel 2022 in particolare è stata altissima la domanda di badanti con orario ‘h24’». Tra le 162 persone incontrate nell’anno appena trascorso il 58% è di origine straniera, «di cui almeno il 40% proveniente dal nord Africa. Nel caso delle donne, la stragrande maggioranza cerca lavoro come badante. Ultimamente, però, anche diversi uomini si propongono per la cura e l’assistenza degli anziani non autosufficienti».
Lo Sportello Lavoro – che conta in tutto 534 iscritti – interagisce in maniera continua con le aziende del territorio, «ma non sempre è facile accogliere le richieste di personale per la difficoltà nel reperire lavoratrici e lavoratori adatti al profilo richiesto. Soprattutto nel caso delle donne di origine magrebina resta alto il gap linguistico. Inoltre, 9 su 10 sono prive di patente, aspetto quest’ultimo che complica ulteriormente le cose». L’emergenza lavorativa, tuttavia, non riguarda solo i cittadini di origine straniera, «in particolare negli ultimi due anni – afferma la referente dello Sportello – è cresciuto sensibilimente il numero degli italiani che si rivolgono al nostro sportello. Un ‘trend’ che temiamo sia destinato a salire».