Il piano di Rfi: doppio binario a Mele. Interventi ad Acqui e Prasco
L'azienda illustrato come intende utilizzare i fondi del Pnrr. Lavori sull'accessibilità delle stazioni acquesi
Interventi sull’edificio e nel sottopasso, e piazza Vittorio Veneto sarà rimessa a nuovo
ACQUI TERME – Nel corso del vertice di giovedì scorso tra i vertici di Rete Ferroviaria Italiana, gli assessori regionali ai Trasporti di Liguria e Piemonte e i sindaci dei comuni che si affacciano sulla linea Acqui-Genova, l’azienda ha infatti annunciato una serie di lavori – finanziati con i fondi del Pnrr – che andranno a comprendere anche la storica stazione termale.
Poco tempo dopo la nomina della nuova Giunta, a Palazzo Levi sono stati riavviati i contatti con Rfi per sondare il terreno in merito al restyling della stazione. “Abbiamo organizzato un incontro con i dirigenti di Rfi, nel corso del quale ci è stato presentato il prospetto degli interventi previsti”, spiega Mario Pasqualino, assessore al Bilancio e alla Programmazione Economica . Un investimento del valore di circa 3 milioni di euro, che andrà a suddividersi in due diversi lotti: uno riguarderà la ristrutturazione dello stabile della stazione e interventi di vario genere nell’antistante piazza Vittorio Veneto, e l’altro migliorie lungo i binari più la riqualificazione del sottopasso, con al vaglio la possibilità di realizzarne un secondo oltre a quello già esistente.
Il piano di Rfi: doppio binario a Mele. Interventi ad Acqui e Prasco
L'azienda illustrato come intende utilizzare i fondi del Pnrr. Lavori sull'accessibilità delle stazioni acquesi
L’accordo con Rfi, tuttavia, prevede anche un investimento da parte del Comune per interventi che andranno a modificare la viabilità di un tratto di via Alessandria, «che sarà leggermente rialzato – sottolinea Alessandro Lelli, vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici – per renderlo urbanisticamente integrato con il piazzale. Inoltre, per un breve tratto verrà istituita una zona a traffico lento con limite di velocità a 30 Km/h». L’operazione peserà sulle casse comunali per circa 150mila euro, «che saranno utilizzati per i lavori tra piazza Vittorio Veneto e via Alessandria», afferma Pasqualino. Lavori con i quali si punta a far diventare il piazzale della ferrovia uno spazio condiviso e vissuto da tutta la cittadinanza, «con una pavimentazione rivisitata e probabilmente anche una nuova fontana».
La scelta di Rfi non è casuale, «la stazione di Acqui, infatti, è stata riconosciuta di valore storico-artistico dalla stessa azienda. Con questi interventi – continua il vice sindaco Lelli – andremo a ridare splendore a tutte quelle finiture di pregio che l’edificio conserva, se pur da troppo tempo per nulla valorizzate. Con un occhio di riguardo, ovviamente, all’abbattimento delle barriere architettoniche che ad oggi sono ancora presenti».
Un corposo rinnovo che, per ricaduta, coinvolgerà anche il Movicentro: il muro che divide piazza Vittorio Veneto dalla limitrofa area di sosta per auto e pullman verrà infatti abbattuto, «e all’interno della struttura dove fino a poche settimane fa era allestito il centro vaccinale – aggiunge l’assessore Pasqualino – utilizzando fondi comunali verranno realizzati anche vari interventi di riqualificazione energetica». Tempistiche? Il progetto esecutivo definitivo dovrebbe essere pronto in 4-5 mesi, «e i lavori potrebbero prendere il via entro la fine dell’anno».