Pasqualino: “Differenziata? Buon risultato, ma si può migliorare”
Il Comune mira all?installazione di una decina di punti di raccolta per rifiuti particolari
ACQUI TERME – «L’80% di differenziata è un ottimo risultato, ma si può fare ancora meglio»: è il commento di Mario Pasqualino, assessore con delega ai Ciclo dei rifiuti, in merito al risultato ottenuto da Acqui Terme nella graduatoria dei ’Comuni ricicloni’. «Il fatto che i primi due centri zona presenti in classifica siano Ovada e Acqui (al 74° posto tra i primi 125 della graduatoria, ndr) sta a certificare l’ottimo lavoro svolto da Econet, tenendo anche conto del risultato complessivo degli altri comuni del territorio di competenza».
Ad Acqui dal 2018 è attivo il sistema di raccolta “porta a porta”, «certamente vincente in termini di differenziata, inoltre garantisce un livello elevato per quanto riguarda la qualità dei conferimenti».
I bidoncini dell’umido, però, non a tutti vanno a genio: «In particolare – spiega Pasqualino – dal centro storico sono giunte alcune lamentele sulla presenza dei bidoncini fuori dalle abitazioni. Dato il contesto, forse anche da un punto di vista estetico in effetti non sono il massimo. Su questo aspetto, sempre in stretta sinergia con Econet, una delle idee che vorrei sviluppare in futuro è la realizzazione di alcune piccole isole ecologiche in cui concentrare la raccolta per le zone più centrali».
Nel breve periodo, invece, il Comune mira all’installazione di una decina di punti di raccolta per rifiuti particolari, «come farmaci scaduti, batterie, toner e lampadine».