Troppi regali nei primi 15'. L'Alessandria reagisce, ma non basta
Errori nei tre gol della Reggiana (3-2). Annullato il 3-3 allo scadere
La differenza si è vista tutta, ma dal 16' è stata un'altra gara. Cori, pochi palloni
REGGIO EMILIA – Premessa: la Reggiana è forte di suo e non ha bisogno di regali. Ma è anche arrogante, si sente più brava e predestinata alla vittoria contro tutti, figuriamoci con una in lotta per la salvezza, ma di questa supponenza, che a tratti, non tanti, è stata leziosità, l’Alessandria avrebbe dovuto approfittare di più.
Certo, nell’uno contro uno sulle corse esterne, come ha sottolineato anche Fabio Rebuffi, “la capolista è stata anche devastante“. E, allora, forse sarebbe stato meglio cambiare prima, vista l’evidente fatica di Baldi, che si è rimesso in linea di ‘galleggiamento’ solo quando è andato a sinistra. Però partire da -3 è una impresa per chiunque, figuriamoci per chi ha una difesa obbligata.
Troppi regali nei primi 15'. L'Alessandria reagisce, ma non basta
Errori nei tre gol della Reggiana (3-2). Annullato il 3-3 allo scadere
LIVERANI – Coinvolto: nelle responsabilità su due delle tre reti, in maniera evidente nella prima, ma anche in parte nella terza, non nella seconda, perché i compagni si dimenticano Laezza. Nel conto, però, un intervento decisivo nella prima frazione e due, su Kabashi, nella ripresa: 6
BALDI – A disagio: evidente, enorme, nel primo quarto d’ora quando Pellegrini e Guiebre lo saltano sistematicamente e lui proprio non riesce a contenerli e, anzi, anche quando avrebbe qualche metro di vantaggio si fa rimontare. Spostato a sinistra è, almeno, meno fragile e azzarda anche un paio di incursioni in avanti: 5
CHECCHI – Frenato: come se avesse smarrito, in una giornata in tribuna, forza almeno sulle palle alte e lettura delle situazioni. Alterna qualche intervento giusto ad altri fuori tempo e con poca forza e convinzione: 5
BELLUCCI – Intermittente: nella confusione del primo quarto d’ora anche lui è coinvolto e palesa incurezze che aiutano il compito soprattutto a Lanini, che ha troppa libertà, ma pure a Varela quando Diana lo inserisce. Anche sulle palle alte non ha sempre la giusta scelta di tempo. Nel finale deve lasciare il campo per un infortunio muscolare da valutare: 5
MARTIGNAGO (dal 35’st) Vivace: l’arbitro ha già fischiato il fuorigioco quando tocca la palla per il 3-3. L’avesse lasciata entrare senza sfiorarla… Anche se uno dei pochi ad avere palleggio meriterebbe più spazio: ng
ROTA – Spostato: inizia a sinistra e da una sua incursione, l’unica, nasce il momentaneo pareggio. Quando passa a destra regge con qualche problema in meno (rispetto a Baldi) l’uno contro uno, ma deve anche ricorrere al fallo perché soffre le accelerazione dei granata, in particolare di Guiebre: 5.5
NICHETTI – Altalenante: costruire, questa volta, è molto più difficile e quando ci prova spesso sbaglia appoggio. Più utile come diga, nel recuperare palloni, perché almeno centralmente la Reggiana ha qualche spazio in meno. Però se gli avversarie accelerano, fatica a tenere il passo: 5.5
GUIDETTI – Ragionatore: pensa molto, ma non sempre come servirebbe. Alcuni recuperi rompono il gioco centrale, ma dovrebbe velocizzare la distribuzione dei palloni riconquistati e, invece, in almeno tre occasioni, si fa recuperare. Anche ingenuamente, come un esperto come lui non dovrebbe: 5.5
LAMESTA – Isolato: palloni sfruttabili, per uno che cerca l’uno contro uno, ce ne sono davvero pochi e la sua gara ha poca sostanza, anche perché le occasioni per provare a metterla sono rare e la manovra, quando il baricentro si abbassa per finalità protettive, lo coinvolge poco. Però si sacrifica a dare una mano dietro: 5.5
PELLEGRINI (dal 15’st) Motivato: non molto spazio, ma prova a conquistarlo, tagliando dentro e recuperando qualche pallone anche nelle zone centrali. La squadra, però, pur contenendo, fatica poci a ripartire a proporsi: 6
GALEANDRO – Puntuale: all’appuntamento con una delle poche opportunità da sfruttare lui si fa trovare a segna la sua quinta rete. E’, anche, il giocatore che più la Reggiana soffre, insieme a Sylla, e deve fare spesso a sportellate, ma l’idea di non rinunciare mai alla proposta offensiva c’è: 6
GAZOUL – Discontinuo: alterna buoni spunti, che però non riesce a capitalizzare come vorrebbe, e potrebbe, ad assenze dal gioco e fare il quinto a sinistra, in una evolzuione verso il 4-5-1, richiede altri movimenti. Anche la capacità di dosare la reazione, perché nella ripresa rischia nell’azione del contatto con Venturi: 5.5
Rebuffi: "Un gol dopo un minuto fa saltare il piano gara"
LOMBARDI (dal 28’st) Volenteroso: si fa notare per un paio di chiusure, che frenano la corsa della ‘Regia’ sulla fscia, ma nel confronto fisico cede troppi chili e centimetri: ng
SYLLA – Opportunista: la difesa granata riesce spesso a limitarlo, ma quando ha campo può fare male. Come nell’azione da cui nasce il rigore, che trasforma, molto bene, infilando Venturi, esaltato da giorni per il record di imbattiblità e infilato due volte dall’Alessandria in 45′ (anche tre in 90′ considerando la rete annullata): 6
CORI – (dal 15’st) Utile: ha bisogno di giocare, anche i 30′ al ‘Giglio’ gli serviranno. Non ha molti palloni sfruttabili, ma va a conquistarsi, con il fisico e il mestiere, un paio di punizioni e fa intuire ciò che potrà dare ai Grigi. Ora si lavori per migliorare l’intesa: 6