Comunità energetiche in Monferrato? «Servono innovazione e partecipazione»
La fondazione Aleramo saluta l'ingresso del Politecnico di Torino e guarda anche al mondo dell'aerospazio
CASALE – Prima dell’incontro sulle comunità energetiche in Monferrato di questo pomeriggio, stamani la fondazione Aleramo ha salutato in sala consigliare a Casale l’ingresso tra i soci del Politecnico di Torino.
A fare gli onori di casa al vicerettore Stefano Corgnati il presidente Paolo Secco e il vice Fabio Olivero. Prima di cedere la parola all’ospite, anche sindaco di Livorno Ferraris, proprio Secco ha colto l’occasione per ragguagliare sulle attività dell’agenzia di sviluppo. Non ha ancora avuto successo il tentativo di agevolare l’insediamento nel territorio di aziende. Aleramo ha fatto da tramite tra potenziali investitori e le istituzioni, ma i 20 preventivi inviati non sono andati a buon fine «ma sono in corso altre trattative per insediamenti sul territorio, delle quali non possiamo rilevare di più per questioni di riservatezza». In questo periodo è in corso la mappatura dei terreni in vendita, inclusi i 43 comuni soci: «L’obiettivo è arrivare a proporre un’area vasta» ha spiegato Secco. «Siamo partiti due anni fa, non è ancora tempo di fare bilanci ma stiamo lavorando bene, se proseguiremo così arriveranno i risultati» il messaggio ottimistico di Olivero.
Significativa è l’adesione a Dap il Distretto Aerospaziale del Piemonte, dove un ruolo importante lo svolge proprio il Politecnico. Il Casalese si candida a far parte del network territoriale regionale.
«Vogliamo essere soci attivi – ha spiegato Corgnati – Questa (del Casalese ndr) è una situazione di grandissima fertilità, ci mettiamo al servizio per interpretare le esigenze, un’istituzione al servizio delle istituzioni, mi piace questa atmosfera pienamente collaborativa».
Quindi sulle comunità energetiche, una soluzione al momento particolarmente indicata per i piccoli centri («ma il cui futuro sarà su più grande scala»): «Sono un modo di interpretare un territorio che vuole diventare più autonomo nella sua crescita, questo potrebbe essere un luogo di sperimentazione. Servono innovazione e partecipazione».
Le comunità energetiche sono associazioni di cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e imprese che decidono di unirsi con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su base locale.