Suolo pubblico, una tassa “light” per ripartire
La decisione adottata da Palazzo Delfino sugli insediamenti permanenti
«Siamo certi che i molti esercizi che sceglieranno di avere il proprio dehors per tutto l’anno contribuiranno a a rendere la città ancora più accogliente e più vitale». È arrivata qualche giorno fa la conferma di quanto già di fatto deciso nell’aprile 2022 quando i pubblici esercizi sono tornati a pagare la tassa per l’occupazione del suolo pubblico sospesa nei due anni precedenti come forma di agevolazione concessa durante l’emergenza Covid-19.
Traguardo collettivo
La tariffe sono rimaste invariate: un’occupazione annuale richiede all’incirca la stessa cifra dovuta per i sei mesi. Un vantaggio per chi ha scelto di avere una struttura permanente al momento del varo dell’apposito regolamento del periodo tra 2019 e 2020. «I dehors – chiarisce l’assessore al Commercio Marco Lanza – sono essenziali per i pubblici esercizi, dopo l’emergenza sanitaria è stato cruciale ripartire dagli spazi esterni e ancora oggi si denota questa sensibilità in città, per questo grazie al lavoro degli uffici, abbiamo dato vita a questa opportunità». Il regolamento voluto dall’amministrazione regole precise per il decoro della città ma ha inteso incentivare i gestori dei pubblici esercizi dando loro la possibilità di richiedere l’occupazione di suolo per un periodo continuativo di tre anni, rinnovabile, con i costi già precedentemente indicati.