Tifosi ‘bannati’: “Per amore, solo per amore…”
Appello dei supporter della Novipiù bloccati dal club sui social. “Mai criticata la società. Vogliamo sostenere la squadra”
CASALE MONFERRATO – Si autodefiniscono ironicamente “i bannati”. Sono i sei tifosi della Novipiù Monferrato Basket bloccati sui social del club. Sono stati loro, dopo aver letto su “Il Piccolo” (edizioni del 27 e 30 dicembre) gli articoli che riguardavano la loro vicenda, a chiedere un incontro per poter spiegare la loro posizione e la loro versione sui fatti.
Niente polemica
“Nessun intento polemico – assicurano – ma solo il desiderio di mettere fine a questa situazione che ci addolora”. Parlano con una voce sola, i “sei bannati”, anche se al loro interno le sensibilità e i punti di vista, come emerge dalla chiacchierata, sono differenti. Parlano con grande passione della loro passione per la squadra, per i giocatori, per la società e per la pallacanestro a Casale Monferrato. Si dichiarano “sinceramente dispiaciuti per quanto accaduto e sbigottiti per essere stati bloccati dai social senza mai aver mai non solo insultato, ma nemmeno criticato il club”. Semmai, puntualizzano “ci siamo sempre spesi per sostenere e aiutare la squadra. Anche organizzando il tifo e le trasferte, anche lontane come a Veroli”. E, aggiungono, “sorprende che chi sui social ha criticato pesantemente giocatori e società non abbia subito nessuno censura”.
Aperitivo controverso
Ma facciamo un passo indietro. Il fatto scatenante la censura social riguarda la loro iniziativa “AperiPovery” organizzata nel dopo partita con Cantù all’interno del palazzetto. “Un modo, che ci sembrava goliardico, per segnalare al club che l’aperitivo riservato agli sponsor era qualcosa che escludeva i tifosi”. Il “contro aperitivo” di questi supporters ha però indotto il club rossoblù – che si è sentito offeso – alla decisione di bloccarli sui social e a nulla sono serviti, al momento, messaggi, telefonate e incontri tra le parti. Ascoltando il loro racconto quello che emerge, forte e chiaro, è soprattutto il grande amore verso la squadra. Chiedono al giornale di “fare da ambasciatori presso la società per risolvere una situazione che crea loro disagio”. Hanno continuato a tifare, sostenere, la squadra anche dopo il blocco (sono tutti e sei storici abbonati).
L’ora della pace
Casale, soprattutto in questo momento di grande difficoltà di risultati, ha bisogno di tutti per uscire dalla crisi. L’ambiente ha bisogno di coesione e condivisione. Per questo raccogliamo l’invito di questi sei tifosi rossoblù e lo giriamo alla dirigenza del club. Tutte le parti in causa hanno avuto tempo e modo per riflettere e imparare. Quindi, senza pretesa di insegnare nulla, ci permettiamo di avanzare la proposta di rimuovere il “social-blocco”. E di permettere a questi tifosi di tornare a partecipare liberamente alla vita della squadra per cui tifano.