Sui binari variabili della lingua italiana
Venerdì a Palazzo Borsalino su iniziativa di Digspes e Fondazione Slala
Iniziano gli appuntamenti legati alla mostra “La ferrovia Torino-Genova. Una rotaia lunga 170 anni” di Palazzo Monferrato. Il primo si tiene venerdì 13 alle 17.30 a Palazzo Borsalino (aula 208). Si intitola “Sui binari (variabili) della lingua italiana” e riguarda i rapporti tra ferrovia e letteratura.
«L’idea di base nasce – dice il curatore della mostra e presidente del Comitato per i 170 anni della linea, Roberto Livraghi – da una scoperta del professore Giuseppe Polimeni, il quale ha rinvenuto nella corrispondenza di Alessandro Manzoni una lettera alla moglie in cui descrive da testimone oculare diretto i progressi del cantiere della linea Torino-Genova lungo il tracciato appenninico in prossimità del traforo dei Giovi».
Coordinato da Ludovica Maconi, il convegno verrà aperto da Serena Quattrocolo (direttore del Digspes), Michele Mastroianni (direttore del Disum) e dallo stesso Livraghi. Seguiranno le relazione di Ludovica Maconi dell’Upo (“Storie di parole di treni e ferrovie”), del presidente dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini (“Le bellissime locomotive piemontesi. Un viaggio nei vocabolari dell’Ottocento”) e di Giuseppe Polimeni dell’Università di Milano (“Quell’eleganza che resulta dall’armonia e dal finito. Alessandro Manzoni scopre la strada ferrata”).
L’iniziativa è organizzata dal Digspes e dalla Fondazione Slala.