Addio a Vialli. Quel giorno al Moccagatta e gli amici acquesi
Il grande campione molto legato alla nostra provincia
Mondiali del 1990: quando Gianluca scappava dal ritiro per farsi massaggiare
ALESSANDRIA – Successe durante i Mondiali in Italia, anno 1990. E l’aneddoto è stato raccontato da Gianluca Vialli, l’ex calciatore (di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea) e allenatore, morto oggi a Londra, sconfitto da un male incurabile. Aveva 58 anni: è stato uno dei più grandi attaccanti italiani.
La testimonianza riguarda Sergio Viganò, il massaggiatore di Lu Monferrato vincitore di scudetti con Sampdoria, Lazio, Inter e Manchester City.
Addio a Vialli. Quel giorno al Moccagatta e gli amici acquesi
Il grande campione molto legato alla nostra provincia
Dunque, erano i Mondiali del 1990. La Nazionale di Azeglio Vicini era di stanza a Marino, nei pressi di Roma. Vialli aveva chiesto a Viganò, che non era nello staffo ‘azzurro’, di recarsi anch’egli a Marino e di risiedere in una sorta di villaggio non lontano da dove la squadra era in ritiro. E, nel cuore della notte, Vialli, affetto da problemi fisici, usciva dall’albergo della Nazionale per raggiungere, clandestinamente, Viganò che avrebbe dovuto massaggiarlo. Evidentemente il campione si fidava ciecamente del massaggiatore della ‘sua’ Sampdoria tanto da volerlo vicino in un momento tanto importante.
“Qualche giornalista – ha raccontato Vialli – si accorse che scappavo dal ritiro. E cominciò a circolare la voce che mi incontravo, notte tempo, con Alba Parietti. Invece, fuggivo per Sergio…”.