Casale: no ordinanza sui botti di Capodanno (sono già di fatto vietati)
Lo dice, non da quest'anno, il regolamento di Polizia Urbana. Si rischiano sanzioni salate
Lo sfogo delle Guardie Ambientali e l'appello per un maggiore coordinamento del sindaco
CASALE – Non c’era l’ordinanza, ma in teoria sarebbe bastato il Regolamento di Polizia Urbana a Casale a scongiurare molti botti di Capodanno, che invece sono stati numerosi.
Non li avrebbe – il Regolamento da solo – potuti evitare tutti perchè la norma in vigore proibisce sì esplosioni, accensioni di mine o polveri, fuochi artificiali, spari in qualsiasi modo e con qualunque arma all’interno del territorio comunale (salvo cause di giustificazione e dopo apposito procedimento autorizzativo) e pure i semplici petardi sul suolo pubblico e nei giardini pubblici, ma non nelle aree private.
Quindi nel giardino di casa i botti uno li poteva fare (e può ancora farli), ma di certo non avrebbe potuto, come invece hanno fatto in molti, scoppiarli per strada, o in piazza d’Armi, dove tanti si sono radunati nella notte di San Silvestro.
Casale: no ordinanza sui botti di Capodanno (sono già di fatto vietati)
Lo dice, non da quest'anno, il regolamento di Polizia Urbana. Si rischiano sanzioni salate
E così mentre diversi cittadini hanno lamentato sui social di animali domestici spaventati e in alcuni casi allontanatisi da casa in preda al terrore, una denuncia forte arriva dalle Guardie Ambientali di Casale (la cui sede è alla Cittadella), che così hanno denunciato la situazione domenica mattina sui social, corredando lo sfogo con una galleria fotografica: «Esisteva già il divieto sui botti ma a poco è servito, e non venite a dire che era difficile essere presenti in tutta la città perché questi erano circoscritti in un unico posto, Piazza d’Armi. Tranquilli domani noi ripuliamo, pensiamo però sia il caso di posizionare due telecamere anche in questo luogo un po’ dimenticato, dove alle sere si fanno testacoda i torno ai pali, dove si consuma il cibo e poi si lascia tutto a terra. Non bisogna aspettare che diventi un luogo in città a pochi passi dal centro dove poter fare ciò che si vuole».
Sull’argomento abbiamo abbiamo interpellato il sindaco Federico Riboldi che ci ha spiegato come non ci fosse un turno notturno della Polizia Locale la sera del 31: «Il regolamento vale per le aree pubbliche ma una serie di altre aree (quelle private nda) sono scoperte. Essendo oggetti di libera vendita è difficile limitarne l’uso. Occorrerà coordinarsi meglio con le varie forze dell’ordine per gli anni a venire»