“Dall’Ue 427 milioni di euro in 16 anni per tutta la provincia di Alessandria”
Europa in crisi? Guerre, politica energetica e gli ultimi scandali su mazzette e ‘favori’ hanno minato la credibilità dell’istituzione continentale? Risponde l’eurodeputata Tiziana Beghin.
Il cittadino medio percepisce le istituzioni europee lontane. Possiamo spiegare invece su quali temi l’Europa ha migliorato la nostra vita?
La premessa di questa domanda credo sia figlia di un luogo comune. L’ultimo sondaggio Eurobarometro rivela infatti che due terzi dei cittadini ritengono l’appartenenza alla Ue come vantaggiosa per l’Italia, mentre più del 75% sono favorevoli a una maggiore integrazione. Fra gli ultimi interventi legislativi che cambieranno in meglio la vita degli italiani ricordo la direttiva sul salario minimo che spingerà al rialzo gli stipendi nel nostro Paese fermi da 30 anni e la nuova legge europea sullo stop alla vendita delle auto inquinanti dal 2035. Non dimentichiamo che lo smog causa la morte prematura di circa 60mila persone l’anno.
Pensa che l’Italia riuscirà a mantenere gli impegni con il Pnrr?
L’Italia deve mantenere gli impegni presi con Bruxelles o i partner UE perderanno fiducia e difficilmente approveranno un secondo Recovery sull’energia come chiede il Movimento 5 Stelle. Il Pnrr non è una entità astratta, ma una serie di progetti e investimenti, ottenuti dal Presidente Giuseppe Conte dopo un lungo negoziato e attesi da molti anni: dalla banda larga alla ristrutturazione degli acquedotti, dal potenziamento delle linee ferroviarie alla digitalizzazione della Pa.
In cosa la provincia di Alessandria può ringraziare l’Europa?
La prima ragione che mi viene in mente sono i fondi europei, sui quali ho organizzato molti seminari sul territorio alessandrino. Questi fondi hanno ricadute importanti su tutto il territorio nazionale e lo stesso vale per il nostro. Dal 2007 Alessandria e la sua provincia hanno ricevuto 427 milioni di euro in fondi di coesione, con oltre 3600 progetti realizzati o in corso di realizzazione. Parliamo di investimenti in banda ultra larga e servizi digitali, in inclusione sociale, in occupazione e formazione, ma anche in ambiente e ricerca.
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