Casale e il miracolo di san Gennari
Un passo indietro di oltre 50 anni
CASALE – Rinviata all’11 gennaio la partita tra Casale e Chisola Calcio.
Ci sono stagioni che si consegnano alla storia per le vittorie, le promozioni o le imprese titaniche; altre per le sconfitte, le debacle o le scottanti retrocessioni, ed altre ancora che cadono presto nel dimenticatoio perché di transizione.
Nei 113 anni di storia Nerostellata le abbiamo vissute un po’ tutte, mischiate tra loro da un progetto comunemente chiamato destino. Proprio quest’ultimo tipo di stagioni dette di transizione non lasciano niente da ricordare ad un occhio poco attento e magari non supportato dalla giusta dose di curiosità.
Non è il nostro caso ed è allora, tra uno sfoglio e l’altro delle pagine della nostra storia che ci imbattiamo in una vicenda di oltre cinquant’anni fa; protagonista Gianni Gennari, portiere polesano che venne a Casale per difendere la nostra porta nella stagione 1964-65.
Nato nel Rodigino nel 1940 il ragazzo è un prodotto delle giovanili granata che lo hanno notato nelle fila della Miranese, lo hanno prelevato e cresciuto ed infine gli hanno dato la possibilità di giocare con continuità inviandolo nella vicina Asti a disputare il campionato di serie D, competizione che vede presente anche il Casale; la stagione è la ’63/’64 e i galletti biancorossi del Gennari giungono terzi dietro il fenomenale Piacenza di mister Meregalli e alla rivelazione Beretta di Gardone Val Trompia che non trova i colpi (la battuta è voluta visto che la squadra rappresenta l’omonima fabbrica di armi) per salire in C. Gli astigiani in 34 gare subiscono appena 20 gol, e il merito è sicuramente di questo portiere che disputa tutte le gare e contro i Nerostellati si rende protagonista sia all’andata (0-0 a Casale) che al ritorno (1-0 per l’Asti) tanto che resta imbattuto.
In sede di calciomercato i dirigenti monferrini si ricordano di questo ragazzo, ed è così che dopo varie trattative riescono a portarlo a difendere la stella; il campionato comincia, il Casale retto dal trio Bagna, Scaglietti, Tenni alla presidenza ed allenato da mister Russi non culla certo sogni di gloria, il momento è delicato i soldi mancano e giocoforza ci si accontenta di mantenere, dignitosamente, la categoria; così tra sconfitte, pareggi (tantissimi) e vittorie ci si barcamena verso il termine della stagione…il Rapallo la fa da padrone, ma a Casale strappa un risicato 1-1 e i nostri riescono comunque ad esprimere un buon calcio tanto che imboccano, soprattutto grazie al Gennari, il tunnel dell’imbattibilità della propria rete.
Il 7 Marzo 1965 nell’uno a uno di Borgomanero Gennari subisce gol da tal Carnelli al 19′ e da li resterà inviolato fino al successivo 25 Aprile quando al “Palli” tal Borgogno segnerà un inutile gol al minuto 85 per il suo Pinerolo sotto di tre.
Tra quelle due date il Casale affronta un ostico Cuneo in casa (0-0), una barcollante Sanremese nella riviera dei fiori (0-0) un Alassio bunker al “Palli” (ancora 0-0) un Finale Ligure allo sbando demolito sotto 4 gol (a zero) bissato in casa la Domenica successiva a spese del malcapitato Voghera ed ottiene un preziosissimo pari al “Picco” de La Spezia contro una squadra in corsa per la promozione e sostenuta da un pubblico infuocato; in tutte queste gare il Gennari mette in mostra le proprie qualità, ed i soli 25 gol subiti a fine stagione sono una bella soddisfazione ed un ottimo biglietto da visita che permette al ragazzo di tornare alla casa madre granata.
Il Casale chiuderà quel torneo con un onorevole settimo posto ex aequo con Albenga e Cuneo, Gennari invece (come già detto) tornerà al Torino, non avrà la soddisfazione di esordire in A ma sarà protagonista per varie stagioni sui campi della C con maglie prestigiose come quelle, tra le altre, di Cesena e Maceratese. Noi speriamo di avergli reso onore riportando alla luce il suo piccolo record (poi superato da altri) nerostellato e soprattutto lo ringraziamo…anche lui ha contribuito a scrivere le pagine di questa meravigliosa storia che si chiama Fbc Casale 1909. Grazie.