Per la chiesa di Santa Caterina servono 134mila euro in un mese
Diversamente finirà la messa in sicurezza, ma non si realizzerà il restauro pittorico
Le parole dell'esponente dem sulla situazione della chiesa di Casale
CASALE – Pochi giorni fa Santa Caterina Onlus ha lanciato un vero e proprio appello per reperire velocemente 134mila euro al fine di ultimare il restauro pittorico interno alla cupola della chiesa di Santa Caterina di Casale. Il prezzo mensile di affitto del ponteggio interno è di 5mila euro e non sarà possibile mantenerlo a lungo e allo stesso prezzo, con la conseguenza che il successivo riallestimento costerebbe da solo 60mila euro. All’appello dell’associazione si unisce quello dell’esponente del Pd casalese Gabriele Farello.
«Santa Caterina non è solamente una gemma dell’offerta artistica e culturale della città, ma anche un sontuoso biglietto da visita del nostro centro storico e delle sue attività commerciali. Ed è, quindi, anche parte del patrimonio di noi cittadine e cittadini di Casale e del Monferrato. Il mancato recupero dei fondi e il conseguente mancato completamento dei lavori nel breve periodo, sarebbero una grave sconfitta per la nostra città» spiega Farello.
Per la chiesa di Santa Caterina servono 134mila euro in un mese
Diversamente finirà la messa in sicurezza, ma non si realizzerà il restauro pittorico
Che da una parte, si rivolge alla comunità: «Da una parte i cittadini possono cercare di fare la propria parte con un contributo, nei limiti delle proprie possibilità e del periodo non facile per tutti, associandosi alla Onlus o anche mantenendo alta l’attenzione su questo momento cruciale per proseguire i lavori scongiurando il rischio di allungare i tempi e l’aumento dei costi».
Mentre dall’altra, all’amministrazione comunale: «Al contempo, è importante se non decisivo che le istituzioni verifichino le strade percorribili tra fondi disponibili, bandi e finanziamenti, promozione di iniziative per la raccolta fondi. Il rilancio di Casale Monferrato, e della sua economia, passano anche attraverso la piena messa a disposizione dei nostri tesori culturali».