‘Edito & Inedito’: il vignettista Franzaroli restituisce il premio
La decisione per la vittoria nell'ultima edizione di Federico Goglio, "noto neofascista, come la sua casa editrice"
ACQUI TERME – «Rigetto il premio che lo scorso anno ho avuto l’onore di ricevere. Mi rifiuto di essere accomunato a loro», non ci sta e lo dice chiaramente Giorgio Franzaroli, disegnatore e fumettista premiato nella sezione graphic novel all’edizione 2021 del concorso letterario ‘Acqui Edito & Inedito’ con l’opera “Orrido famigliare”. Quest’anno il medesimo premio è stato assegnato a Federico Goglio, che ha presentato in concorso il romanzo a fumetti “Yukio Mishima. Ultimo Samurai”, edito da Ferrogallico Edizioni.
“Grave errore dei giurati”
Con una lettera inviata all’assessorato alla Cultura del Comune termale e al Premio ‘Acqui Storia’, Franzaroli ha rimarcato «la nota militanza neo fascista di Goglio, e la sua cultura revisionista e identitaria che celebra apertamente le SS e discrimina gli omosessuali». L’autore bolognese fa poi riferimento anche alla casa editrice della graphic novel premiata da ‘Edito & Inedito’, la Ferrogallico, «di estrema destra e vicina agli ambienti neofascisti e a Forza Nuova, e che a suo tempo pubblicò il fumetto “Foiba rossa”», opera che avrebbe lo scopo «di martirizzare il fascismo senza indagare sull’anamnesi delle cause che portarono alla tragedia delle foibe. Penso che la trasversalità culturale in questo caso non c’entri – aggiunge Franzaroli – e che sia un grave errore ammettere chi nega e ribalta la Storia a suo vantaggio». In polemica con gli organizzatori Franzaroli definisce la scelta della giuria un «cortocircuito culturale che crea un precedente che vede sullo stesso piano chi ha vissuto la persecuzione nazista e fascista e chi al contrario la esalta e la celebra. Per questo motivo rifiuto il premio che lo scorso anno avevo avuto l’onore di ricevere».
La replica del sindaco Rapetti
Al vignettista bolognese ha replicato il sindaco Danilo Rapetti: «Mi preme sottolineare che intanto la giuria del premio è indipendente e che l’amministrazione comunale non può intervenire sulle scelte dei giurati. A ogni modo ho voluto assicurarmene di persona e posso dire che la graphic novel in questione non inneggia assolutamente al fascismo o a ideologie estremiste. È semplicemente una storia di samurai. Goglio e Ferrogallico di destra? Beh, lo scorso anno la giuria dello stesso concorso ha premiato Franzaroli, che evidentemente di destra non è. Quello che voglio dire, molto semplicemente e senza polemica, è che non si può fare un processo alle intenzioni».