Alice Bel Colle, nasce l’Osservatorio nazionale sul cambiamento climatico in vigna
Cerrato: ?Da nessuna altra parte in Piemonte è possibile trovare un belvedere in cui la percezione è a 360 gradi come qui?
ALICE BEL COLLE – Ad Alice Bel Colle nascerà l’Osservatorio nazionale sul cambiamento climatico in vigna.
Lo annuncia Roberto Cerrato, presidente dell’Istituto italiano di salvaguardia del Patrimonio Culturale Vitivinicolo e direttore del sito Unesco, nell’ambito del convegno svoltosi oggi, sulle tematiche di valorizzazione culturale e paesaggistica dei vigneti.
“Da nessuna altra parte in Piemonte è possibile trovare un belvedere in cui la percezione è a 360 gradi come qui – spiega Cerrato – Bisogna lavorare perché i giovani diventino i nuovi apostoli di quello che questi territori hanno da offrire: non si vendono solo i prodotti, ma anche la cultura e le tradizioni storiche millenarie di questi territori”.
Ci credevano in pochi quando, nel 2014, Langhe, Roero e Monferrato hanno ottenuto il riconoscimento dal comitato mondiale. Oggi che molta strada è stata fatta, occorre riflettere su quali saranno le possibilità e sopratutto le prospettive di sviluppo.
“Quando si trattava di presentare la candidatura c’era incredulità e molte resistenze da parte di alcuni sindaci – aggiunge Gianfranco Comaschi, presidente dell’associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli – Si temeva molto questo aspetto del vincolo, ma nonostante le difficoltà siamo andati avanti, arrivando dove siamo oggi”.
Per continuare a tracciare un percorso funzionale alla valorizzazione di questi luoghi, il ruolo delle istituzioni sarà fondamentale come spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa: sono necessari il sostegno e la vicinanza in particolare a quelli che sono gli attori principali del paesaggio, i contadini.
“Abbiamo fatto il possibile per riqualificare il nostro paese – aggiunge Gianfranco Martino, sindaco di Alice Bel Colle – Oggi dobbiamo lavorare per diversificare l’offerta turistica e fare in modo che questi territori che tutto il mondo ci invidia diventino sempre più attrattivi, ma anche impegnarsi per avere una prospettiva di futuro che può essere concreta solo se i giovani si fermeranno qui a vivere e lavorare”.