No al cibo sintetico: Coldiretti fa lezione all’Alberghiero
Agli studenti è stata spiegata l'importanza della biodiversità e del valore dei prodotti locali
ACQUI TERME – Le differenze tra cibo naturale e cibo sintetico, le ragioni del No di Coldiretti al “Frankenstein food”, il valore della biodiversità e della consapevolezza in merito all’utilizzo di prodotti locali e di stagione: questi gli argomenti protagonisti della mattinata formativa di mercoledì 6 al Centro Professionale Alberghiero di Acqui Terme e della lezione rivolta ai futuri chef, che una volta entrati nel mondo del lavoro diverranno poi ‘ambasciatori del territorio’ proprio attraverso il cibo.
Un percorso didattico finalizzato a far conoscere e toccare con mano la qualità dei prodotti a filiera corta nonché conoscerne i valori: salute, genuinità, sostenibilità ambientale, valori cui si ispira l’intera attività didattica e formativa dell’istituto.
L’incontro, con gli studenti del 4° anno, ha visto come relatori il Presidente di Zona Coldiretti di Acqui Terme Bruno Roffredo, il cuoco contadino Stefania Grandinetti titolare dell’agriturismo “Le Piagge” di Ponzone e Presidente regionale e provinciale Terranostra-Agriturismi di Campagna Amica e il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.
Mondo agricolo e formazione professionale in ambito enogastronomico e ricettivo insieme: una strategia importante per l’intero territorio messa in atto da Coldiretti Alessandria, Campagna Amica e Centro Formazione Professionale Alberghiero di Acqui Terme per portare dal campo alle aule di cucina i prodotti a chilometro zero.
“Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione. Quello del cibo Frankenstein – ha affermato il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco – è un futuro da cui non ci faremo mangiare. Per questo è fondamentale far conoscere alle nuove generazioni il territorio, i prodotti e il livello qualitativo delle produzioni delle nostre aziende agricole che hanno alla base la tutela dell’ambiente. Azioni concrete che rientrano nelle buone prassi da seguire per dare il giusto valore al cibo lungo l’intera filiera, cibo che oggi non è più solo materia prima o prodotto, bensì un vettore culturale e sociale chiave per la promozione e la crescita economico-turistica dell’intera provincia alessandrina”.
“E’ sempre coinvolgente ed entusiasmante osservare l’interesse che richiama il mondo dell’agricoltura tra gli studenti. Coinvolgere i giovani pensiamo sia il modo migliore per divulgare e far crescere le opportunità legate ai progetti di filiera e continuare un percorso che sta dando risultati sorprendenti in una provincia di Alessandria tra le protagoniste della “svolta green” – ha aggiunto il Presidente di Zona di Acqui Terme Bruno Roffredo -. E’ sempre un onore e un piacere poter collaborare con le scuole, l’idea di organizzare momenti didattico-formativi è scaturita dal fatto che i giovani hanno capito che per far crescere il territorio si deve puntare sulla distintività, garantendo un valore aggiunto nella competizione globale che vedono al centro, turismo, cultura, arte, cibo e cucina”.
“La collaborazione con Coldiretti Alessandria ha avuto inizio nel 2019 e, dopo uno stop forzato a causa del Covid, è ripresa la scorsa primavera con una lezione tra i produttori, al Mercato di Campagna Amica in piazza Addolorata – ha sottolineato la professoressa Samuela Mattarella, responsabile del progetto -. L’evento di oggi è un ulteriore importante tassello: è fondamentale che i ragazzi capiscano l’importanza di partire da un prodotto di qualità e del territorio per creare piatti unici. Noi siamo quello che mangiamo. Per questo il dialogo con Coldiretti è fondamentale, per far acquisire ai ragazzi ancora più consapevolezza in merito all’utilizzo di prodotti locali e di stagione”.
La mattinata si è conclusa con lo show cooking durante il quale è stato ‘raccontato’, cucinato, impiattato e servito filetto in crosta accompagnato da salsa al Barbera e cavolo verza.
“Sono sempre felice di poter incontrare i futuri chef e proporre ricette per promuovere le tipicità locali, portare la mia esperienza ai ragazzi spiegando l’importanza del turismo rurale e della rete delle aziende e degli agriturismi di Campagna Amica – ha concluso Stefania Grandinetti -. Soprattutto, però, è una gioia poter incontrare e dialogare con le nuove generazioni di studenti che hanno scelto di frequentare l’istituto alberghiero dove l‘arte dell’accoglienza a tavola e l’amore per il buon cibo si traducono nell’essere innovatori, salvaguardando ricette e tradizioni”.