Casale: la scuola e il tridente che non si passa la palla
Se la politica fosse calcio e se il problema dei trasporti scolastici fosse il terreno di gioco della sfida...
CASALE – Il tridente. Se fossimo a commentare una partita di calcio potremmo dire che chi lo schiera vuole giocarsela all’attacco, cercando di impensierire la squadra avversaria con trame spavalde e spregiudicate. Se invece fossimo, come in realtà siamo, a raccontare di politica, le cose starebbero, e stanno, diversamente.
Capita che le scuole casalesi siano in subbuglio perché oggi e domani mancano i mezzi di trasporto per raggiungerle. I treni fanno il ponte, gli istituti no. Lezioni ammezzate, classi fantasma, clima da ore buche. Un problema grande che acuisce la sua eco in settimane se non cruciali quantomeno molto importanti, tra open day e orientamenti, nelle quali famiglie e giovani scelgono dove iscriversi alle superiori.
Lo faranno ugualmente scegliendo la capitale del Monferrato (se residenti fuori Casale) con la consapevolezza di problemi legati ai trasporti che non sembrano attenuarsi? Si vedrà, intanto però i presidi sono in subbuglio per l’ennesimo intoppo e se la prendono con le istituzioni, dalle quali si sentono trascurati o comunque non sufficientemente tutelati nella loro legittima autonomia.
Dall’altro lato della barricata, quello dell’amministrazione comunale, si dice che si è fatto tutto quello che era possibile fare, cercando di intercedere – senza successo – affinchè dall’Agenzia per la Mobilità Piemontese (e all’omologa lombarda) si mettesse una pezza al buco che oggi e domani impone a centinaia di studenti di tornare alla cara, vecchia, odiata dad, la didattica a distanza, a meno di non perdere due giornate di scuola.
In questa situazione caotica scende in campo il tridente di cui si accennava qualche riga fa. A schierarlo, inconsapevolmente, è il Partito Democratico che a distanza di pochissime ore interviene sul tema con tre (3) diversi esponenti: il consigliere comunale Fabio Lavagno, l’ex segretario cittadino Johnny Zaffiro (eletto nel novembre 2021 e sfiduciato la scorsa primavera) e quello che era il suo sfidante, Gabriele Farello.
Tre interventi distinti invece di uno congiunto e unitario – ognuno dei quali (probabilmente) è stato scritto e pensato senza avere coscienza degli altri due – per attaccare l’amministrazione sul problema della scuola e dei suoi trasporti.
Un tridente che sulla carta avrebbe potuto avere gioco facile nell’incalzare e nel fare le pulci a responsabili e artefici, e che magari la partita della discussione a casa la porterà pure comunque, ma che non sembra, a guardarlo da fuori, brillare per gioco di squadra.
Non tanto che ci si aspetti che qualcuno corra per il compagno di reparto rinunciando a tirare in porta, ma almeno che tra di loro quelli con la stessa maglia si passassero la palla, beh non sarebbe male.
Fortunatamente parliamo di politica, e il calcio lo lasciamo ai campionati del mondo qatarioti.