Appennino Futuro Remoto porta nelle scuole i saperi di un tempo
Il progetto con cui Carrega Ligure ha vinto il bando europeo "Borghi Storici" per la prima volta ha esordito in una scuola, a Serravalle Scrivia
SERRAVALLE SCRIVIA — Patate viola, bianche, pannocchie di grano di quattro colori, piccole, rosse, a quattro file, fagioli viola, bianchi che si incontrano e allora nasce un fagiolo di più colori e ancora la differenza fra la paglia e il fieno, come funziona un mulino ad acqua e uno a pietra e anche quello a vento! Di tutto questo martedì hanno sentito parlare ma anche visto nelle slide preparate per l’occasione gli allievi di una classe media dell’Istituto Martiri della Benedicta di Serravalle Scrivia da cui è partito l’invito a incontrare gli allievi a Luca Silvestri – sindaco di Carrega Ligure – e Laura Parodi, direttrice di “Appennino Futuro Remoto“, il progetto con cui Carrega ha vinto il bando europeo Borghi Storici del Pnrr che per la prima volta ha esordito in una scuola.
Un debutto sorprendente, bello, che ha visto bambini attenti per due ore, partecipare con domande, osservazioni e condividere le loro esperienze. Silvestri essendo coltivatore, contadino egli stesso, ha portato nel suo racconto il valore aggiunto della conoscenza che mai come in questo caso è appropriato definire “sul campo”. Un esito entusiasmante tanto da programmare la visita delle scuole al Mulino di Magioncalda in occasione della grande festa nella giornata europea dei mulini storici che si terrà in primavera in cui oltre a visitare il Mulino, fra i vari eventi si proporrà anche il laboratorio per imparare a fare il pane.
«Con Appennino Futuro Remoto ci rivolgiamo alle scuole – dice Silvestri – perché si crede fermamente nell’importanza di coinvolgere i bambini e i ragazzi nella sua principale azione di recupero dell’identità locale ma con una proiezione nel futuro. Sono proprio i giovani coloro che possono legare il passato al futuro e che possono realizzare un cambiamento. Bambini e ragazzi che conoscono il territorio potranno promuoverlo e difenderlo in un momento storico in cui, da un lato queste aree sono sempre più disabitate e private di servizi e dall’altra, si conduce sempre più un modo di vita completamente insostenibile per l’ambiente. Il progetto intende, attraverso i laboratori e le attività che verranno proposte sensibilizzare e coinvolgere direttamente tutti i giovani, per poter proteggere e valorizzare il proprio territorio, ma anche le loro famiglie in quanto il progetto riguarda tutti coloro che vivono in queste aree e che sono interessati a farle rinascere. E’ pertanto preziosa la collaborazione con le scuole anche per quanto riguarda la diffusione di tutte le attività di progetto al fine di farlo conoscere su tutto il territorio locale ma anche regionale, nazionale ed europeo».
Rimane la nota dolente che da mesi tormenta gli abitanti della valle: ma sarà libera la strada per allora? La strada provinciale 147, su cui è caduta una frana il 1° maggio scorso, è infatti ancora impraticabile.