Econet convoca i furbetti: "Dove mettete i rifiuti?"
OVADA - A Ovada è partita la caccia ai furbetti del bidone. In base ai dati diffusi da Econet, sono almeno…
Il provvedimento è stato inasprito con la delibera approvata dal consiglio comunale
OVADA – Sarà di 166 euro la multa comminata a chi verrà “beccato” ad abbandonare rifiuti sul territorio del comune di Ovada. Il provvedimento è stato inasprito con la delibera approvata nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale.
«In questi primi dieci mesi – ha chiarito Marco Lanza, assessore all’Igiene Pubblica del Comune di Ovada – sono state elevate 50 multe (da 50 euro ndr). Ma l’attuale sanzione rischia di essere solo simbolica. La sperimentazione di questi mesi si è rivelata utile, non è la strada che preferiamo percorrere ma andremo avanti in questo modo».
L’innalzamento delle multe uniforma di fatto la realtà ovadese a quanto già in vigore ad Acqui Terme, l’altro centro zona servizio da Econet. E proprio la società di raccolta sta andando avanti nell’operazione di ricerca di chi elude le maglie del sistema “porta a porta” adottato nel 2018. «I numeri iniziali – chiarisce il presidente, Elio Ardizzone – parlavano di quasi 250 casi. Ma poi ci sono situazioni che vanno analizzate. Stiamo andando avanti ma ci sembra che l’operazione stia portando frutti. Presto faremo un bilancio in attesa di occuparci anche dei paesi».
Econet convoca i furbetti: "Dove mettete i rifiuti?"
OVADA - A Ovada è partita la caccia ai furbetti del bidone. In base ai dati diffusi da Econet, sono almeno…
Secondo i dati forniti dallo stesso Lanza, negli ultimi dieci mesi la quantità di rifiuti abbandonati si sarebbe ridotta del 10% (14 mila chili) sul totale. Fanno ancora specie però quei sacchetti abbandonati, spesso sempre nei medesimi punti: tra gli esempi più emblematici l’area della Fornace in via Molare, e strada Rebba a breve distanza dalla sede operativa di Econet.
Le convocazioni dei “furbetti” sono iniziate qualche mese fa. Molti non hanno nemmeno ritirato i bidoncini domestici distribuiti nel corso dell’estate 2018. Se in alcuni casi le spiegazioni sono esaurienti, in altri le scuse sono abbastanza pittoresche. Rimane, come segnalato anche dai banchi dell’opposizione, il problema dei cestini stradali.
«Un vero invito – ha chiarito Angelo Priolo (“Ovada viva“) – all’abbandono. E spesso sono così zeppi che non è facile capire le cose».