Alessandria si illude, Olbia pareggia dal dischetto
Primo gol tra i professionisti di Gazoul, a inizio ripresa il tocco di mano di Speranza
I Grigi sono quartultimi. Rebuffi: "Per come si è messa la ripresa, un punto importante"
ALESSANDRIA – “Per come si è messa la partita nel secondo tempo, ci teniamo stretti questo punto“. Ha ragione Fabio Rebuffi: l’Alessandria che ha rischiato di perdere con l’Olbia, per effetto dell’1-1 si trova ora quartultima, una posizione guadagnata, a quota 14 come l’Imolese, al quinto stop consecutivo. La 16esima giornata compatta, se possibile, ancora di più la classifica sul fondo: cinque squadre nello spazio di due punti, sette in tre se si considerano anche le due che sono appena oltre la sottile linea di demarcazione tra playout e salvezza.
L’Olbia che, per bocca anche dell’ex di turno Bellodi, è convinta di aver lasciato due punti al Moccagatta, si ritrova all’ultimo posto, stessi punti del San Donato Tavarnelle, ma peggior differenza reti. I toscani sono una delle due protagoniste sul fondo: tornano al successo, che mancava dalla seconda giornata, nel derby per eccellenza, con il Montevarchi, in quello stadio che dividono a metà: Ubaldi, Russo e, nel recupero, Noccioli per il 3-1 che premia il lavoro di Daniele Buzzegoli, capitano della promozione e, dal 19 novembre, allenatore al posto di Magrini.
Alessandria si illude, Olbia pareggia dal dischetto
Primo gol tra i professionisti di Gazoul, a inizio ripresa il tocco di mano di Speranza
L’altra protagonista di giornata è la Fermana, che a s Siena scappa sul 2-0, si fa raggiungere dai padroni di casa, ma al 90′ Graziano riporta avanti i marchigiani, seconda affermazione di fila, per allungare sulla zona calda e salire a 17. Appena sopra i Grigi (e l’Imolese), con 15 punti, c’è la Recanatese che, fino al 43′ della ripresa riesce a frenare la capolista Reggiana, prima di capitolare su rigore, trasformato da Pellegrini. E c’è la Vis Pesaro, travolta a domicilio dal Gubbio (0-4), con la panchina di Sassarini di nuovo molto traballante.
Una classifica ancora più ammassata sul fondo e il quartultimo posto va letto anche in chiave ‘distacchi‘, che si sono ulteriormente ridotti. “Una partita divisa a metà: un buon primo tempo, che avremmo dovuto chiudere almeno sul 2-0, ma le occasioni in area vanno sfruttate, ne abbiamo avute tre, di cui una nel secondo tempo – sottolinea Rebuffi – Tornati in campo, dopo neppure un giro di orologio, abbiamo subito il rigore, e da quel momento la partita è completamente cambiata, sul piano emotivo. La paura di perdere è un errore”.
Grigi, la paura fa solo un punto
Abcora un gol su palla inattiva, ma non basta. La squadra non sa finalizzare
Il punto, comunque serve, “per dare continuità. Ma solo all’Alessandria del primo tempo, perché quella della ripresa è ‘uscita’ dalla partita, anche nella gestione dei momenti”. Altro dato: delle nove reti segnate, la quasi totalità è da palla inattiva, conferma, evidente, della fatica a manovrare e concretizzare.