Migliara e Pagliano nella mostra sull”800
'Dal Romanticismo alla Scapigliatura' nel castello visconteo
È un interessante percorso cronologico nella cultura figurativa lombarda dell’Ottocento, quello proposto con 76 opere di 25 autori nella mostra, curata da Elisabetta Chiodini, al Castello Visconteo di Novara dal titolo “Dal Romanticismo alla Scapigliatura” (fino al 12 marzo 2023, orari martedì/domenica 10 – 19). I limiti cronologici sono sostanzialmente due: gli anni della fine dell’epoca napoleonica e quelli dell’Unità d’Italia, anni di lotte, di consapevolezze e di affermazioni letterarie e musicali.
Le opere proposte narrano anche questo, affiancando artisti perfettamente integrati con l’establishment contemporaneo ad altri arroccati su posizione di palese ribellione nei confronti delle convenzioni culturali borghesi. L’esposizione è divisa in otto sezioni che individuano altrettanti momenti dell’evoluzione del gusto lombardo. Nella prima sezione dedicata alla pittura urbana trova posto una notevole opera di Giovanni Migliara. È un lavoro tipico delle scelte estetiche dell’alessandrino, un lavoro che colloca al centro della rappresentazione la facciata del duomo di Milano, con un occhio attento anche ad alcuni aspetti della quotidianità.
Da segnalare nella sezione definibile “di svolta”, l’opera del casalese Eleuterio Pagliano. Uomo che ha dedicato parte della sua vita all’impegno risorgimentale, è autore di un’arte nella quale si assiste ad un evidente cambiamento del tratto pittorico rispetto a quella precedente, e nella quale entrano, con l’intento di cogliere il senso del “vero” più luce e più colore.