Paloschi condanna i Grigi. Ko che fa male
Gol a inizio ripresa, per arbitro e assistente in posizione regolare. Peso offensivo quasi nullo
Rebuffi: "Mi sarei aspettato una reazione diversa". Ai tifosi: "E' un sogno, fin che sarà possibile lo porterò avanti"
ALESSANDRIA – Doveva essere “un rafforzativo importante“, naturalmente in caso di vittoria. Ma la sconfitta “non deve sconvolgere il nostro cammino. Questo, sì, sarebbe un errore, l’ho ripetuto ai ragazzi a fine gara”.
Anche se Fabio Rebuffi non si nasconde, “odio terribilmente perdere. Era già un fastidio nelle prime giornate, quando non eravamo pronti, né tecnicamente né atleticamente, per affrontare il campionato. Però questo fastidio, questa rabbia vanno portati in campo, sotto forma di energia, e nell’area di rigore si deve avere un atteggiamento più coraggioso, sia che si attacchi, sia che si difenda, perché abbiamo capito che le partite si decidono lì“.
Paloschi condanna i Grigi. Ko che fa male
Gol a inizio ripresa, per arbitro e assistente in posizione regolare. Peso offensivo quasi nullo
Una gara divisa a metà, anche per Rebuffi. “Buon primo tempo, in cui si è concesso poco al Siena. Dopo il gol, però, mi sarei aspettato una reazione diversa. Anche quando si va sotto, non si deve accettare questa evoluzione, ma provare sempre a recuperare la gara”. Quello che non è successo, invece, nella ripresa. “Quando subiamo una rete, è come se il nostro piano gara finisse, invece servirebbe più spavalderia e meno equilibrio. Per cercare la giocata della svolta”.
Che non è arrivata, però, nonostante alcuni cambiamenti, anche il ritorno alla difesa a tre. “In mezzo sostituzioni necessarie perché Nichetti, in settimana, ha avuto qualche problema e dopo un’ora era un po’ a corto. Speranza, invece, ha avvertito un leggero fastidio già nel primo tempo, abbiamo cercato di gestirlo fino a quando è stato possibile. Modificare il sistema di gioco – insiste Rebuffi – era solo per avere un attaccante in più, anche per risalire il campo”.
Non è solo colpa degli attaccanti. Pochi palloni giocabili e secondo tempo spento
L’attacco, però, è la nota dolente: più interpreti, ma tutti sottotono. “Impegno massimo, da parte loro, per rendere la squadra più equilibrata. Non è facile avere sempre la forza per ripartire. Bisogna avere la capacità di gestire qualche palla in più nella nostra metacampo, per alzare gli attaccanti e averli più vicini all’area di rigore”.
Per la prima volta un coro per l’allenatore, quel “Mister Rebuffi” scandito con applausi, un inedito in questa stagione. “Per me è la prima esperienza in un campionato come la C, mi ha fatto molto piacere e mi ha emozionato. Ringrazio tutti: questa stagione, e la salvezza, sono un sogno, che cercherò di portare avanti il più possibile, con umiltà”.