Mondiali: Marocco ed Ecuador, il tifo più numeroso in provincia
Oltre diecimila residenti nell'Alessandrino assisteranno alle partite da veri tifosi. Ecco tutte le Nazioni e Nazionali rappresentate
Le favorite e le possibili sorprese. Le polemiche in Qatar: ma dovremmo stupirci?
ALESSANDRIA – Poi, alla fine, quando comincerà a rotolare il pallone, magari le polemiche evaporeranno, si comincerà a parlare di Messi e Ronaldo, che non vogliono essere “vecchie glorie”, o di Mbappé che vuol far capire che nel Pianeta non abbondano quelli forti come lui.
Alle 17 di domenica 20 novembre, ad Al Bayt, i padroni di casa del Qatar e l’Equador inaugureranno il Mondiale più discusso e discutibile, in cui l’aspetto sportivo è marginale rispetto al business, e con i diritti umani calpestati più dell’erba degli stadi. Il dio denaro è più potente della dea Eupalla (vedasi alla voce Gianni Brera), anche se al fischio d’inizio è possibile (e anche un po’ sperabile) che sia lei a prendere il sopravvento.
Il primo fischio, tra l’altro, sarà di un arbitro italiano, Daniele Orsato, chiamato a difendere l’onore di un Paese, il nostro, che, per la seconda volta consecutiva, è fuori dalla principale competizione pallonara. E’ strano per una Nazionale che è campione d’Europa giocare l’amichevole con l’Austria mentre il Mondiale debutta. Eppure la Macedonia indigesta ci costringe a fare da spettatori e a tifare, semmai, per la squadra di questo o quel calciatore che milita nel nostro campionato.
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Stando a un sondaggio della ‘Gazzetta dello sport’, gli italiani tifano Argentina e gufano Francia (che, intanto, perde il Pallone d’oro Benzema), Certamente sono tra le favorite, insieme a soliti noti, come il Brasile o la Germania, che è finita però nel girone della Spagna (ma dovrebbero qualificarsi entrambe). Poi c’è sempre l’Inghilterra, abituata a perdere e incompiuta come il Belgio, di cui si dice sempre un gran bene, ma poi finisce lì.
I belgi sono nel girone della Croazia, che potrebbe essere la sorpresa di Mondiali in cui qualche squadra oltre alle solite spicca sempre. A sto giro, potrebbe essere il Senegal, ma si parla bene anche del Giappone: però l’essere nel raggruppamento con Germania e Spagna non è esattamente una benedizione.
Fino al 2 dicembre, la fase eliminatoria, dal 3 gli ottavi. Finale a Doha il 18 dicembre. Strano festeggiare la vittoria del Mondiale una settimana prima di Natale. Ma se, in vista del Natale, le città sono già illuminate a metà novembre… perché mai dovremmo stupirci?