Valenza: la scuola che non farà alcun open day
Netta, e ormai consuetudinaria, presa di posizione del preside Maurizio Carandini
VALENZA – Con l’avvicinarsi del termine ultimo per le iscrizioni alle scuole, moltissimi istituti del territorio provinciale e d’Italia organizzano open day, giornate nelle quali convincere studenti e famiglie della bontà della loro offerta formativa.
Una mosca bianca in questo panorama è, non da quest’anno, il comprensivo Paolo e Rita Borsellino di Valenza (e non solo) del preside Maurizio Carandini, che ribadisce anche questa volta la sua ferma opposizione al meccanismo degli open day, così motivata.
«L’open day, figlio dell’autonomia scolastica, genera un meccanismo di concorrenza in cui la scuola cerca di presentarsi, o di rappresentarsi al meglio con un unico scopo: attrarre studenti. L’open day diventa spesso un evento dove le famiglie ne escono ancora più disorientate perchè non ottengono elementi utili per un vero e proprio progetto di vita per i figli. C’era una volta…(quando c’erano tanti alunni) il criterio territoriale che aveva a la meglio su tutto; c’erano genitori che seguivano con intelligenza i consigli orientativi della scuola media… c’era e oggi non c’è più. Oggi ‘si va per open day’ come una visita domenicale ad un museo o a un parco. Si presentano laboratori di ogni disciplina (come se bastasse una mezz’ora per decidere che strada seguire). Ci siamo quasi: tra breve inizieranno i pellegrinaggi tra istituti che amplificano corsi straordinari che nessun altro mette in campo (?). Tutti fanno finta di non comprendere che il vero problema nasce da un reale percorso orientativo che metta in crisi (cioè in discussione) i giovani, che saranno i cittadini di domani. Oggi imperano i finti problemi: i percorsi quadriennali, le ‘curvature’ e via di questo passo».
Carandini conferma la consuetudine: «Noi, fedeli alla tradizione, non organizzeremo alcun open day; noi, siamo una scuola, che propone un percorso di crescita degli alunni dai 3 ai 13 anni; noi, misuriamo il nostro lavoro sui veri risultati degli studenti; noi, abbiamo a cuore i nostri alunni e cerchiamo di offrire loro il meglio. Avremmo molto da fare vedere (monitor interattivi in tutte le aule, laboratori linguistici multimediali, aule multisensoriali nelle scuole dell’infanzia (a breve), precorsi stem e quant’altro… ma noi preferiamo dire ad alta voce che ciò che ci interessa e che ci sta a cuore è assumerci, accanto alle famiglie, la responsabilità di un progetto educativo che duri oltre al tempo della scuola».