Rigenerazione, monta la protesta: nessuna risorsa per l'Ovadese
Alcuni coefficienti hanno dirottato i fondi europei verso alcune aree del Sud
Previsto il trasferimento dello sportello attivo in via Sant'Antonio
OVADA – Toccherà a Jov@net, il servizio di Informagiovani del Comune di Ovada, rianimare il moribondo Story Park di via Novi. Palazzo Delfino annuncia il trasloco dello sportello, ora operativo in un locale di via Sant’Antonio, subito dietro la Soms, per l’autunno del 2023.
«Avremmo voluto farlo anche prima – spiega il sindaco Paolo Lantero -, ma ormai le attività autunnali erano già iniziate e non ci sembrava corretto interferire. Sposteremo tutto tra un anno dopo la normale pausa estiva. Non ci sono lavori da fare per accogliere Jov@net, dato che per garantire le attività di vaccinazione dell’Asl avevamo già fatto manutenzione. Riportare la vita in quella struttura, oltretutto, ci consentirà di riaprire al pubblico anche l’area verde esterna, che non abbiamo mai smesso di curare in questi mesi». L’idea del Comune è quella di iniziare un processo di riconversione del complesso di via Novi, costruito nel 2009 e inaugurato nel 2013, in uno spazio dedicato soprattutto ai ragazzi e alle loro esigenze.
Rigenerazione, monta la protesta: nessuna risorsa per l'Ovadese
Alcuni coefficienti hanno dirottato i fondi europei verso alcune aree del Sud
Del piano faceva parte anche la trasformazione in un nuovo parco urbano, con tanto di pista per lo skateboard e di area attrezzata per la calistenica, della confinante zona dell’ex frantoio Gentile, monumento in cemento armato a un passato industriale che non c’è più e che si trova a pochi passi dallo Story Park. Quest’ultimo, anni fa, era nato con fondi europei proprio per recuperare l’intero complesso produttivo ma una vertenza con gli allora proprietari dell’area aveva impedito di dare completezza all’operazione.
Palazzo Delfino voleva riprovarci ora attingendo ai fondi del Pnrr, grazie a un bando per la rigenerazione urbana al quale aveva partecipato con altri Comuni del circondario. La richiesta era ambiziosa, tre milioni di euro per riconvertire in chiave green e sportiva una serie di zone della città, tra le quali proprio quella dell’ex frantoio. Ma il bando ha lasciato a bocca asciutta, tra molte polemiche, tutti i Comuni del Nord Italia e dunque, almeno per ora, l’operazione resterà al palo.