Per la chiesa un tetto nuovo anche grazie all’impegno di un liceale
Don Vignolo: "Qui a Orsara i giovani ci sono, e sono anche particolarmente attivi..."
ORSARA BORMIDA – A Orsara Bormida giovani e meno giovani hanno unito forze ed entusiasmo per un nobile fine: il restauro dell’ormai malandato tetto della chiesa di San Martino, che da tempo versava in pessime condizioni tra coppi pericolanti e infiltrazioni.
Un impegno economico di circa 189mila euro, «al quale – spiega don Alfredo Vignolo – abbiamo potuto fare fronte anche grazie all’impegno di un gruppo di orsaresi, tra cui diversi ragazzi e ragazze coordinati da Luca Nushi, studente al quarto anno di Liceo». Attraverso varie iniziative – quali ad esempio la vendita di uova di Pasqua, ciclamini e litografie realizzate dall’artista locale Beppe Ricci – Luca e coloro che lo hanno supportato in questa piccola impresa sono riusciti a racimolare circa 9mila euro, a cui si sono aggiunte le offerte libere dei parrocchiani. In totale, 27mila e 600 euro. Solo un’esigua fetta di quanto necessario, «ma la cifra raccolta si è sommata ai 10mila euro di contributo versati dalla Diocesi di Acqui e ai 19mila della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Infine, grazie all’intervento della Conferenza Episcopale Italiana che ha finanziato i restanti 132mila euro, abbiamo potuto dare il via ai lavori conclusi la scorsa estate».
Un traguardo che inizialmente sembrava forse troppo arduo ma a cui Luca Nushi ha sempre creduto: «Persino io all’inizio ero dubbioso – ammette don Vignolo – e invece ho dovuto ricredermi. A Orsara siamo una piccola comunità, dove i giovani sono particolarmente partecipi. Si dice sempre che nei piccoli paesi bambini e ragazzi stanno quasi scomparendo. Eppure qui per la Messa della domenica abbiamo ogni volta almeno 6 o 7 chierichetti…»