Rsa ‘Sticca’: il Comune chiede alla Regione la messa in liquidazione
Dalla delibera emerge una situazione finanziaria oramai compromessa
CASSINE – Nella delibera pubblicata sull’albo pretorio del Comune di Cassine è riportato un rendiconto riferito all’anno 2021 –approvato lo scorso giugno – gravato da un disavanzo di amministrazione di 580mila euro.
Nel documento con il quale viene chiesta alla Regione Piemonte la messa in liquidazione della residenza per anziani ‘Opera Pia Sticca’ vengono anche citati «fatture, decreti ingiuntivi, atti di precetto e pignoramenti dovuti a mancati pagamenti a cui l’ente non può e non ha potuto far fronte per carenza di liquidità, e che di giorno in giorno producono interessi andando ad aumentare la massa debitoria». Insomma, un quadro economico ormai compromesso che – insieme al sensibile calo dei posti letto occupati dai degenti (e di conseguenza delle rette percepite) registrato alla Rsa ‘Sticca’ negli ultimi mesi – ha portato al triste epilogo di una realtà assistenziale attiva sul territorio sin da fine Ottocento.
Proprio per far fronte a una situazione finanziaria precaria già da tempo, nel 2019 l’ex Cda aveva intavolato una trattativa con l’Ipab Ottolenghi di Acqui Terme con l’obiettivo di giungere a una fusione e proseguire l’attività poggiando su basi economiche decisamente più solide. Con l’insorgere della pandemia, però, ogni ulteriore tentativo di accordo è saltato in via definitiva.