Lombardi - Nepi, l'Alessandria espugna Lucca
Vantaggio dopo meno di 2', poi il raddoppio al 39' della ripresa
Rebuffi: "Felice per Nepi, il gol fa morale a lui e a tutto il gruppo"
LUCCA – “Grande cuore”. la prima qualità che Fabio Rebuffi sottolinea della ‘sua’ Alessandria, di una squadra che il tecnico ha imparato a modellare per reggere l’urto di avversarie che possono avere una consistenza tecnica diversa. Perché non bisogna mai avere paura di cambiare, non si deve ‘battezzare’ un modulo e considerarlo sempre ideale, l’identità si costruisce anche con la capacità di adattarsi, di avere una pelle diversa. E’ il segno della crescita.
“La Lucchese è forte, non è un caso se al ‘Porta Elisa’ non aveva mai vinto nessuno prima e lo abbiamo fatto noi. Il pareggio nel finale del primo tempo poteva essere pesante, psicologicamente, riaprendo la ferita aperta dalla sconfitta con la Recanatese. Però quella rete subita non era casuale, da 20 minuti si faticava a risalire il campo. Per noi è un risultato prestigioso, nella ripresa abbiamo avuto coraggio, abbiamo alzato il centrocampo, siamo stati aggressivi“.
Lombardi - Nepi, l'Alessandria espugna Lucca
Vantaggio dopo meno di 2', poi il raddoppio al 39' della ripresa
Ancora con un brivido, è vero, proprio in avvio di ripresa, e Marietta ha fatto l’intervento più importante in una gara di ritrovata sicurezza e maturità del portiere. Succede che il rischio più grosso, evitato faccia scattare nella testa dei giocatori una forza diversa, la consapevolezza dei propri mezzi. “L’atteggiamento del secondo tempo – ammette Rebuffi – è di buon auspicio per il nostro campionato“.
Atteggiamento, coraggio, maturità, anche interpretazione corretta del modulo. Un 4-4-2 che, prima di Lucca, si era visto solo in alcuni spezzoni, mai scelto dall’inizio, con le due punte più vicine. “Era il nostro ‘piano B’, perché ci si poteva aspettare qualche correzione nelle scelte tattiche della Lucchese e l’obiettivo nostro era ricercare la parità in ogni zona del campo. Anche se nel primo tempo avrebbero potuto essere più vicine, e avremmo magari faticato meno a risalire il campo. Martignago sta entrando in condizione, la competizione davanti fa crescere anche gli altri, e sono felice per il gol di Nepi, che già mercoledì, in Coppa Italia, era entrato molto bene nella partita. Non ha mollato su quella palla, è andato convinto: è una rete che può alzare il morale del ragazzo e dare molta spinta alla squadra”.
Sostanza e identità, gamba e cuore: la vittoria giusta
L'Alessandria sa soffrire nel primo tempo e nella ripresa aggredisce e accelera
E torna il tema della squadra coraggiosa, requisito su cui Rebuffi insiste molto. Indispensabile per andare oltre la fatica, anche la pressione della classifica e la voglia di cambiarla. “Nelle difficoltà della seconda parte del primo tempo ci sono, certo i meriti della Lucchese. Anche errori tecnici nostri nella risalita del campo, un po’ di frenesia. E bravura loro, che ci hanno chiusi, risalivano il campo in ampiezza, ci giocano alle spalle. Ma anche nostra, nella ripresa, a osare e concretizzare“.
Un risultato che alimenta la convinzione che questa squadra può salvarsi. “L’avevo detto dopo la gara con la Reggiana, in cui si sarebbe meritato un risultato diverso: questa convinzione in me c’è, perché questa squadra, nel suo percorso, ha sempre dato segnali positivi. Gli alti e bassi ci posso stare, spiegabili con la giovane età, ma questo è un gruppo che dà sempre tutto e dopo le sconfitte e le prestazioni sottotono, ha sempre reagito, con grande vigore e identità. Aver perso in casa con la Recanatese non ci era andato giù, la voglia di rivalsa, su cui abbiamo lavorato, anche mentalmente, tutta la settimana, a Lucca ci ha aiutati a tirare fuori quel qualcosa in più, che abbiamo capitalizzato bene”