Caduti e Forze Armate. Riboldi: «Non si lasci più parola alle armi»
CASALE – Scuole, autorità civili e militari, associazioni di volontariato e d’arma e semplici cittadini si sono radunati questa mattina ai giardini pubblici di Casale, di fronte al monumento ai Caduti, per celebrare la Giornata dell’Unità Nazionale, la Giornata delle Forze Armate e la Commemorazione dei Caduti per causa di guerra o in servizio. Una festività sentita, con una nutrita partecipazione e un’affluenza che ogni anno risulta più significativa dell’edizione precedente della cerimonia.
A prendere la parola, dopo la deposizione della corona d’alloro e prima che la cerimonia si spostasse al Cimitero, il sindaco Federico Riboldi e l’onorevole Enzo Amich.
«Celebriamo l’Unità Nazionale e le Forze Armate che ci hanno permesso di disegnare i confini nazionali come sono oggi. Il sacrificio di migliaia di giovani che ci permette oggi di vivere in pace e in libertà – ha spiegato il primo cittadino ricordando la figura della Medaglia d’Oro Pietro Bernotti, a cui è intitolato il poligono cittadino – Quello che nonni e bisnonni hanno vissuto si può vivere ancora oggi, dobbiamo cercare pace e collaborazione per non lasciare più, come accade in questi giorni in Europa, la parola alle armi».
Amich ha invece ricordato l’importanza della sua esperienza militare in missioni di pace: «Si rinnovi la gratitudine per chi ha lottato per completare il Risorgimento del nostro popolo, per completare l’unità d’Italia» citando infine le parole di Filippo Corridoni.