Si riparte (di nuovo) Trasporto Amico in Ucraina
Per un po’ avevano detto ‘basta’. Dopo il quarto viaggio in Polonia per portare aiuti e facilitare l’arrivo di profughi ucraini ad Alessandria, i volontari Anteas avevano deciso di prendersi una pausa. Che è durata poco, visto che il 3 novembre la carovana del ‘Trasporto Amico’ partirà nuovamente, con una destinazione ancor più impegnativa.
«Ci spingeremo 200 km oltre il confine, in terra ucraina – precisa il vice presidente Anteas, Luciano Cartolano – Sarà il nostro quinto viaggio. Quando ti raccontano di come quelle genti stanno vivendo, dei rischi che corrono e delle difficoltà quotidiane non puoi stare a guardare». Nelle spedizioni precedenti il gruppo aveva portato come sempre beni di prima necessità e fatto arrivare ad Alessandria alcune famiglie profughe che erano scappate dal conflitto e si erano riparate a Cracovia, nel centro di accoglienza.
In partenza
Saranno quattro i mezzi in viaggio, carichi di alimenti, presidi medico-sanitari, coperte e abbigliamento pesante, visto l’arrivo dell’inverno e le problematiche energetiche che stanno riscontrando in tutto il Paese: «Oftal e Aism hanno messo a disposizione i loro mezzi, il trasporto ammalati a Lourdes ci ha affiancati fin dal primo momento».
Sarà inoltre una sorta di viaggio ufficiale del Comune di Alessandria, con la partecipazione del consigliere comunale Massimo Arlenghi.
I convoglio umanitario partirà giovedì 3 di notte: una dozzina di persone verso la Polonia e poi oltre il confine, in una zona che – per ora – non è considerata a rischio. «In un primo momento la meta era Leopoli, ma è stata recentemente bombardata. Una volta arrivati alla frontiera, nel caso in cui non considerassimo più sicuro proseguire, in qualche modo contatteremo qualcuno per ritirare il materiale. Non possiamo mettere a rischio la vita di nessuno».
La speranza è di poter arrivare a destinazione e dare una mano in prima persona alle vittime del conflitto.