Pasqualino: «Comunità energetica: nel 2023 la fase progettuale»
Il Comune di Acqui pone le basi per l'approvvigionamento da fonti rinnovabili
ACQUI TERME – La sostenibilità energetica è una necessità per la quale le amministrazioni locali non possono più “fare spallucce”, non fosse altro, quantomeno, che per mere urgenze economiche. Le comunità energetiche – introdotte nel 2019 con il decreto ‘Milleproroghe’ – rappresentano in questo senso un’importante opportunità per la produzione e l’autoconsumo derivato dalle fonti rinnovabili.
Mario Pasqualino, assessore con delega alla Transizione Ecologica del Comune di Acqui, in vista del nuovo anno ha già le idee chiare: «Stiamo iniziando a porre le basi per un importante progetto per quanto riguarda l’approvvigionamento di energia. L’idea – commenta – è quella di dare vita a una comunità energetica in grado di soddisfare le esigenze non solo del nostro territorio comunale ma, potenzialmente, anche di quelle dei paesi limitrofi che vorranno aderire».
Progettista edile specializzato proprio in riqualificazioni energetiche, l’assessore Pasqualino ha inserito la realizzazione del piano tra gli obiettivi primari del suo mandato: «Entro il prossimo anno contiamo di dare il via alla fase progettuale. La mia parola d’ordine è “velocità”, perché davvero non si può più perdere tempo». Una rete locale “intelligente” basata sulla generazione distribuita per favorire lo sviluppo di energia a “Km zero”, che andrà a comprendere «chiunque voglia farne parte, dagli enti locali ai privati, dalle attività commerciali alle società partecipate. È il solo modo per risparmiare sui consumi auto producendo il fabbisogno necessario».
Nel frattempo, guardando al presente, Mario Pasqualino sta pensando allo studio di un sistema «in grado di efficientare la rete urbana di illuminazione pubblica, al fine di ridurre il consumo di energia elettrica e rendere di conseguenza meno onerosa la spesa delle utenze per le casse comunali».