Lo "Sticca" non sarà commissariato: c'è il nuovo Cda
Provincie a Comune hanno trovato i cinque nomi per il nuovo Consiglio di amministrazione
Dopo oltre un secolo di attività la storica casa di riposo sarà liquidata per motivi economici
CASSINE – La casa di riposo ‘Opera Pia Sticca’ di Cassine chiude definitivamente i battenti. Dopo gli ultimi anni decisamente travagliati dal punto di vista economico e dopo le ulteriori vicissitudini causate dalla pandemia, la storica Rsa – attiva da oltre 120 anni – è costretta ad alzare bandiera bianca a poco meno di un anno dal rinnovo del Cda.
«La nostra struttura conta una quarantina di posti letto – spiega la presidente Isabella Gamalero – e fino allo scorso agosto erano quasi tutti occupati. Tuttavia prima della fine dell’estate è iniziata una fuga improvvisa di ospiti, circa una ventina, quasi tutti trasferiti dai propri familiari a Villa Azzura (l’altra Rsa presente in paese, ndr)». I motivi della “diaspora” non si conoscono nei dettagli – «dai parenti non ci sono state date particolari spiegazioni» – ma potrebbe essere plausibile pensare che possa trattarsi di scelte dipese da condizioni economiche più vantaggiose.
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All’interno della struttura operano otto figure professionali – un’infermiera e sette Oss – ora improvvisamente in cerca di un’occupazione. Per loro si ricorrerà agli ammortizzatori sociali? «Ancora non lo sappiamo, sarà il commissario liquidatore a occuparsene». Commissario liquidatore che sarà nominato a breve, «e al quale – spiega la Gamalero – entro fine mese dobbiamo far trovare la struttura completamente vuota».
La chiusura della casa di riposo è stata comunicata ai dipendenti e ai familiari dei circa 20 degenti ancora ospiti allo ‘Sticca’ dopo l’ultimo Cda del 26 ottobre. Familiari che in questi giorni si stanno muovendo per trovare soluzioni alternative per la cura dei propri cari. «È una decisione sofferta – ammette la presidente dell’Opera Pia Sticca – ma purtroppo oramai inevitabile. Stavamo già facendo fronte a situazioni debitorie ereditate dalla precedente amministrazione, andare avanti con la struttura mezza vuota sarebbe semplicemente un suicidio economico».