«La mia vita in sedia a rotelle tra dispetti e maleducati»
Una 32enne di Novi Ligure racconta le sue giornate tra marciapiedi impraticabili, vetture posteggiate male e atti vandalici
NOVI LIGURE — Sara Congiu ha 32 anni e da quando ne aveva 18 convive con una diagnosi che non lascia molto spazio all’ottimismo: sclerosi multipla. La malattia nel corso del tempo si è aggravata e oggi, nonostante le continue terapie a cui si sottopone, per muoversi deve spesso ricorrere alla sedia a rotelle. Ha dovuto rinunciare al proprio impiego («Ero segretaria in una agenzia assicurativa, finché ho potuto sono andata al lavoro in carrozzina accompagnata dai miei genitori», spiega) e a una esistenza “normale”.
La vita l’ha messa di fronte a una sfida che Sara sta affrontando con coraggio. Non avrebbe mai pensato, però, di dover combattere – oltre che con la malattia – con maleducazione, dispetti e incuria. La 32enne abita nel centro storico di Novi Ligure e a poca distanza da casa c’è un posto auto riservato ai disabili. «Peccato che spesso gli altri automobilisti non rispettino le regole – dice – Mi è capitato diverse volte di trovare vetture parcheggiate talmente vicino alla mia da non poter entrare in auto. Mi sono già rivolta alla polizia municipale, che è intervenuta sanzionando i guidatori indisciplinati, ma non è servito a molto».
Anzi. Più di una volta l’auto di Sara è stata presa di mira da ignoti che l’hanno vandalizzata e danneggiata, l’ultima ancora poco tempo fa. Un caso sfortunato? Difficile, visto che gli episodi si ripetono. Più probabilmente un dispetto nei confronti di una persona che ha la sola “colpa” di essere disabile e quindi di avere diritto a un posteggio riservato. «Se lo prendessero pure quel parcheggio, a patto però di portarsi via anche la mia malattia», si sfoga la donna. Nei dintorni sono presenti alcune telecamere di sorveglianza private, «che però non puntano sul luogo dove avvengono i fatti».
Ma non c’è solo il problema della maleducazione altrui. «Per una persona sulla sedia a rotelle o per una mamma con un passeggino è molto difficile muoversi nel centro storico novese. Le strade e i marciapiedi sono piene di buchi. Vorrei che ci fosse maggiore attenzione a questo tema. Di fatto le persone con difficoltà motorie sono spesso “recluse” in casa perché è troppo complicato per loro districarsi con carrozzine o stampelle nel porfido sbrecciato. Chi non ci crede, può venirsi a fare un giro con me e toccare con mano».