Geirino: la piscina verso la cessione anticipata al Comune
Palazzo Delfino cerca una soluzione per l'impianto gestito dalla Servizi Sportivi
Un ulteriore segnale di difficoltà per la gestione del polisportivo
OVADA – “Si avvisa che non c’è l’acqua calda”. Il foglietto è affisso all’ingresso del corridoio degli spogliatoi del palazzetto dello sport. Dal tardo pomeriggio di giovedì è stata disattivata la fornitura di gas, un provvedimento che per ora non coinvolge gli altri impianti del polisportivo Geirino. Se da tempo Servizi Sportivi si dibatte nella ben nota crisi economico – finanziaria, quello dell’altro giorno rappresenta l’ulteriore segnale di difficoltà sempre più grandi. “Si tratta – ha commentato a caldo Mirco Bottero, presidente di Servizi Sportivi – di un fatto nuovo. A breve convocheremo una riunione per capire il da farsi”.
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Palazzo Delfino cerca una soluzione per l'impianto gestito dalla Servizi Sportivi
Sullo sfondo l’impasse che dura da mesi. La chiusura della piscina di settembre di fatto ha riprodotto lo stesso scenario dello scorso febbraio, una carenza di liquidità dovuta all’assenza di entrate per la società che gestisce impianti che vengono quotidianamente utilizzati dalle società. Nelle ultime settimane, per individuare una soluzione nel breve periodo, si era tenuta una serie di incontri tra Servizi Sportivi, le singole società e un mediatore incaricato da ambo le parti. “La nostra situazione – aggiunge ancora Bottero – non è cambiata. E di sicuro non è un qualcosa di cui i nostri interlocutori non fossero al corrente. Le ipotesi sono diverse. Chiaramente se in passato la priorità è stata la continuità degli impianti ora dovremo anche tutelarci. Bisogna capire che il Geirino è un bene di tutti gli ovadesi e come tale cercare di risolvere la situazione”.
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L’orizzonte temporale per arrivare a una soluzione è incerto. Da tre mesi si parla della possibilità di riscatto della piscina da parte del Comune. Un’indicazione in questo senso è arrivata la settimana scorsa dal sindaco Paolo Lantero, nell’incertezza dei tempi. “Siamo in stretto contatto con Servizi Sportivi – chiarisce il primo cittadino – Le nostre intenzioni non sono cambiate. I tempi per arrivare una svolta devono essere strettissimi ma ci sono tempi tecnici che non si possono abbreviare”. Il riferimento va alla necessità di costruire provvedimenti che abbiano una loro legittimità dal punto di vista giuridico.
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Di tutto questo si è parlato anche in un recente consiglio comunale. Lo stesso Lantero ha voluto allontanare l’ipotesi formulata all’interno dell’interrogazione presentata dal consigliere Fabio Forno di “gravi inadempimenti” che porterebbero allo scioglimento della convenzione firmata da Palazzo Delfino e Servizi Sportivi stessa. Il riferimento era alla piscina attualmente chiusa: il combinato disposto del “caro bollette” di questi mesi e dei danni generati dall’alluvione dello scorso anno scongiurerebbero questa fattispecie.