Lo spareggio è della Recanatese, Alessandria ko
Decide una rete di Sbaffo in avvio di ripresa. Grigi reattivi solo nel finale
Duelli persi, non riesce di attaccare la profondità . Un passo indietro evidente
ALESSANDRIA – “Hai voglia di parlare di tecnica e di tattica, la differenza, in una gara equilibrata, la fa la qualità del singolo”. Parole da sottoscrivere, quelle di Giovanni Pagliari, tecnico della Recanatese. Che l’elemento di qualità, con la giocata per spostare la gara dalla parte desiderata, ce l’ha e si chiama Sbaffo, tanta B, ora nella dimensione in cui si sente al centro e fa più ruoli.
Un elemento che all’Alessandria manca: tre gare senza segnare sono un segnale, eloquente ed evidente, dei problemi di questa squadra, sterile pure mescolando le carte e con soluzioni limitate anche dall’assenza di Sylla, che almeno dà qualche opzione in più. Aveva parlato di coraggio, Rebuffi, anche di caqpacità di osare:assenti, e l’una e l’altra, se è vero che per 80 minuti il portiere ospite non ha fatto interventi, e ha rischiato solo nel finale, ma senza essere impegnato.
Lo spareggio è della Recanatese, Alessandria ko
Decide una rete di Sbaffo in avvio di ripresa. Grigi reattivi solo nel finale
LIVERANI – Incolpevole: cosa può fare quando si trova Sbaffo a pochi centimetri e libero di calciare perché non ha trovato la giusta ‘resistenza’ di Checcgi? Nulla, e si arrabbia, a ragione. Non molti interventi, ma sugli angoli è attento e, anche, sulle conclusioni dalla distanza: 6
BALDI – Pericoloso: un diagonale e un colpo di testa nel primo tempo, una incornata nella ripresa, che è anche l’unica opportunità, ma non impatta il pallone come servirebbe, anche se ha sufficiente libertà (di spazi) per farlo. Corre molto, è uno dei pochi ad avere almeno l’idea di ripartire: 6
CHECCHI – Infilato:certo Sbaffo ha tanto mestiere, ma permettergli di controllare palla e tirare non è giustificabile, anche se l’errore, a monte, è di un compagno. Nel primo tempo almeno qualche anticipo di testa, nella ripresa il mancaro controllo sul gol lo condiziona: 5.5
SINI – Avanzato: in una squadra che, forse per timore, forse per il peso della gara e la responsabilità del risultato, si fa frenare dalla paura e manda spesso palla all’indietro, lui è uno dei pochi, a tratti l’unico, che guarda avanti, che prova a far uscire i compagni dalla loro metacampo. Un po’ in difficoltà, invece, nelle palle inattive, che sarebbero la sua specialità: 6
NUNZELLA – Determinante: e non in positivo, pwerché l’azione del gol degli ospit nasce da una palla persa male sulla trequarti di difesa alessandrina, giochicchiando quando magari sarebbe più opportuno sparacchiarla via. Il duello con Ferretti è, spesso, a favore del marchigiano e il troppo nervosismo, oltre a costargli un giallo, lo rende ancora meno efficace: 5
ROTA – Altalenante: è aggressivo sul portatore di palla avversaria, nel primo tempo, ma non sono molti i palloni riconquistati che riesce a rigiocare in fase di impostazione, perché su di lui gli avversari raddoppiano e gli tolgono spazi di gestione e di manovra. Meno presente nella ripresa, firse anche per il peso del ‘giallo’: 6
PELLEGRINI (dal 17’st) Sfortunato: entra con ruvidità, anche se con peso non tanto marcato. Si prende un colpo all’occhio, con taglio, eppure per l’arbitro a commettere l’intervento falloso è lui. Resiste ancora qualche minuto, poi deve chiedere il cambio: ng
PODDA (dal 46’st) Limitato: sei minuti in tutto, anche meno, un cross e un suggerimento troppo lungo nello sterile forcing finale: ng
SPERANZA – Impegnato: ce la mette tutta, ma, anche per via di quell’attimo in più che spesso di prende per scegliere la giocata da fare, finisce per diventare prevedibile e per perdere palloni in zone del campo in cui l’avversario può subito ripartire: 5.5
NICHETTI – Centrale: l’impressione che dà è che, più che mediano, ma con richiesta di impostare, sia un centrale difensivo convertito. Primo tempo a chiudere varchi, anche spazzando via lontano, ripresa con un po’ di freno, forse anche per via di una condizione non al top: 5.5
FILIP – (dal 29’st) Determinanto: entra con l’atteggiamento giusto, e aiuta a ‘immettere’ quella aggressività che era mancata prima. Ma la difesa e il centrocampo della Recanatese gli limitano gli spazi e il contributo è limitato: 5.5
GHIOZZI – Volenteroso: ce la mette tutta, si abbassa anche per rubare palla e ripartire, ma questa volta anche la fisicità degli avversari gli costa molti duelli persi e rare sono le volte in cui attacca la profondità: 5.5
GAZOUL – (dal 29’st) Acerbo: determinazione, ma da convogliare nel gioco. Anche se è sua la prima conclusione dei Grigi nello specchio della porta nella ripresa, un colpo di testa che non lascia, però, il segno: ng
NEPI – Impalpabile: non riesce a tenere su palloni e aiutare così la squadra, la quasi totalità dei duelli sono dei difensori e nemmeno con troppa fatica. Un colpo di testa, il resto non pervenuto. Più delle parole, in campo servono i fatti: 5
MARTIGNAGO – (dal 17’st) Coinvolto: la condizione non lo sta ancora aiutando, anche se qualche accelerazione c’è, anche un cross (per Gazoul), la lotta per avvicinare la squadra all’area avversaria. Il passaggio sbagliato, in pieno recupero, fotografa una lucidità che ancora non c’è: 5.5
GALEANDRO – Generoso: gioca tanto per la squadra, si può su tutti i palloni, prova a incunearsi tra le linee, ma di duelli vinti se ne ricordano davvero troppo pochi per pretendere di lasciare il segno: 5.5