«Dall’Amministrazione tutto tace sul centenario della Marcia su Roma»
Fabio Lavagno pungola la giunta e, in particolare, l'assessore alla cultura Gigliola Fracchia
CASALE – Non è la prima volta che il consigliere comunale del Pd di Casale, Fabio Lavagno, rivolga pungenti frecciate all’assessore alla cultura Gigliola Fracchia. Questa volta la stoccata, anzichè nella sala del consiglio, è effettuata attraverso una nota.
«Spiace che i “centenari” sfuggano alla tentacolare attenzione dell’Amministrazione ed in particolare a quella dell’assessora Fracchia, sempre d’altra parte, come si dice, “sul pezzo”. Nel mese di marzo sfuggì il centenario della nascita di Fenoglio che un certo legame con il Monferrato e Casale lo aveva, ed intervenimmo con un interrogazione e nell’estate qualcosa si fece, oggi le sfugge un centenario storico di una certa rilevanza: quello della Marcia su Roma avvenuta il 28 ottobre 1922» spiega il dem.
Prosegue Lavagno: «Eppure non mancano in giro per l’Italia iniziative di studio e riflessione di quel momento simbolico della storia della Nazione e foriero di tragici eventi, le iniziative editoriali sul tema non si contano, ma a Casale tutto tace.
Una recente iniziativa dell’Isral, ospitata in Sala Consigliare, per presentare il Quaderno semestrale dell’Istituto e contenente uno studio di Sergio Favretto sulla nascita del fascismo in Monferrato, ha riportato all’attenzione e alla memoria alcuni aspetti abbastanza peculiari di cui, l’assessore, se avesse avuto modo di partecipare, tra i suoi molteplici impegni, avrebbe potuto
trovare giovamento ed essere d’aiuto per la sua dimenticanza sui centenari. Tralasciamo pure che a Casale per ricordare l’impresa di Natal Palli venne creata una associazione giovanile che poi, nel 1922, confluì nelle Avanguardie Giovanili Regionali Fasciste, ma non che alla che alla celeberrima Marcia partecipò in qualità di quadrunviro, e quindi di protagonista, il casalese Cesare Maria Devecchi».
«Non fosse che per questo fatto e per come il fascismo dilagò anche in forma anticipatori a Casale rispetto ad altri territori un momento serio di riflessione aperto alla città, alle scuole ai portatori di cultura sarebbe stato più che opportuno. All’amministrazione diciamo: va bene celebrare il giorno del ricordo (noi per primi lo facciamo e lo faremo), ma dedicare decine di iniziative, intitolazioni e monumenti alla tragica vicenda delle foibe e poi “dimenticarsi” di altri momenti simbolici rischia di indebolire e far leggere sotto una luce ideologica anche i migliori punti di celebrazione e commemorazione. Assessora Fracchia, che ne dice? Per il prossimo anniversario se lo fa lei un nodo al fazzoletto della o dobbiamo pensarci noi?».