Ovada "abbraccia" Coppi: inaugurata la fontana in onore del Campionissimo
OVADA - I protagonisti dei questa edizione (la numero 113) della "Milano-Sanremo" transiteranno lì davanti intorno all'ora di pranzo, poco…
Aneddoti e ricordi nella serata dedicata all'ultimo libro di Franco Bocca
OVADA – Da Carletto Soldi e Franco Giacchero alle imprese più recenti di Matteo Bertrand e dell’Uà Cycling Team, passando per il tradizionale appuntamento con il passaggio della “Milano-Sanremo“. E poi, ancora, le grandi gesta di Ernesto Minetto e di Mario Benzo e le performance di Roberta Repetto e di Gaia Tortolina. In attesa del ritorno del Giro d’Italia in provincia di Alessandria (nel 2023, con una tappa in partenza da Camaiore e con l’arrivo fissato a Tortona, ndr), anche in città si è tornati a parlare degli anni d’oro del grande ciclismo sul territorio.
Dopo aver rimesso a nuovo la fontana di Coppi (in località Panicata), gli “Amici del Borgo” hanno scelto i locali della Soms di via Piave per la presentazione di “La terra dei Campionissimi – Storie e personaggi del ciclismo alessandrino”, l’ultima fatica letteraria di Franco Bocca. «Per anni non mi è mai interessato scrivere dei libri – ha spiegato il giornalista piemontese -. Poi, con l’avvento della pandemia (e con il conseguente stop alle manifestazioni sportive), i responsabili della redazione de La Stampa di Asti mi hanno chiesto di realizzare alcuni articoli sulla storia dei ciclisti locali. Alcuni, in principio, non li conoscevo neanche». Alla fine, dalla realizzazione di oltre cinquanta pezzi, si è arrivati alla pubblicazione di “La terra del Diavolo Rosso. Storie e personaggi del ciclismo astigiano“. «Dopodiché ho deciso di ripercorrere anche la storia del ciclismo alessandrino» precisa Bocca.
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Di fronte a un pubblico attento ed appassionato («Questa sesta presentazione è anche la più partecipata»), il giornalista de La Stampa ha snocciolato aneddoti e ricordi. Dal Giro d’Italia del 1962, con Franco Balmamion che si prese la maglia rosa (poi difesa fino a Milano) proprio nella tappa “Lecco-Casale Monferrato” (una delle sedici “tappe” del Giro d’Italia in provincia) alla presenza di un Fausto Coppi ormai quarantenne a Montemagno, paese natale dell’autore. Pochi mesi dopo l’Airone di Castellania morì. «Ma mi piace ricordare anche che il Campionissimo ha ottenuto il suo primo successo assoluto a Castelletto d’Orba – ha ricordato Bocca, insieme al moderatore della serata, Stellio Sciutto -. Aveva 19 anni, da lì iniziò a spiccare il volo».
Un percorso non troppo dissimile da quello affrontato finora da quel Filippo Ganna che, dopo aver stabilito il record dell’Ora, è tornato protagonista assoluto anche ai Mondiali su pista. «Nel suo primo anno nella categoria Allievi – ricorda il preparatore atletico Fabrizio Tacchino – fece un test atletico a Ovada. Già allora i suoi risultati furono molto importanti, degni di un ragazzo destinato al mondo del professionismo». Nello stesso anno il portacolori del team Ineos Grenadiers vinse anche il Gran Premio di Liberazione a Valenza. Per l’occasione gli organizzatori della serata hanno anche allestito una mostra fotografica con alcune immagini a tema.