«Raggiunto il picco? Forse sì, ma servono ulteriori verifiche»
Le consuete valutazioni del professor Bianchi
La situazione generale migliora lentamente, anche se ci sono dei dati ancora difficili da interpretare. In provincia, questa volta, siamo ‘rimandati’ e a livello regionale assistiamo ancora a una crescita dei ricoveri.
È l’analisi, in estrema sintesi, di Carluccio Bianchi, il professore di Macroeconomia dell’Upo che ‘legge’ i numeri del Covid oramai dalla primavera del 2020.
«Il Piemonte, in questo aggiornamento, si comporta molto bene, mentre Alessandria non supera l’esame. Probabilmente abbiamo raggiunto il picco, per la precisione lo scorso 13 ottobre, ma servono ulteriori verifiche: ieri, dopo quattro giorni consecutivi di discesa, i dati sono saliti nuovamente. C’è da dire, però, che il lunedì è sempre poco attendibile dal punto di vista statistico. Insomma, non resta che attendere».
Per quanto riguarda l’incidenza dei nuovi contagi settimanali ogni 100mila abitanti, il Piemonte è a quota 711, ma evidenzia una riduzione del 5%. Alessandria, invece, è al secondo posto con 674 «e cresce del 13%, in controtendenza rispetto alle altre ‘concorrenti’. Anche la Lombardia, meno 1%, e l’Italia, meno 2%, vanno piuttosto bene. A livello regionale il dato migliore resta quello di Vercelli, 611, mentre Biella, che ha addirittura 1133, va sempre peggio. Francamente faccio fatica a dare una spiegazione razionale a questo andamento così negativo».
Per quanto riguarda i numeri assoluti, il Piemonte scende da 31996 a 30401 contagi settimanali, quindi 1595 in meno e 4443 al giorno di media.
«Le percentuali? Torino cala al 51% – aggiunge il professore – Cuneo passa dal 12% all’11%, mentre Alessandria è in crescita, dall’8% al 9%».
Buone notizie arrivano sul fronte del tasso di positività, in costante discesa: eravamo al 21,5% e ora siamo al 18,8%, «mentre i tamponi medi giornalieri aumentano nuovamente, da 21300 a 23500».
Sistema sanitario: i ricoveri ordinari raggiungono quota 783, nuovo massimo relativo. «Erano 657 e quindi crescono di 126 unità, con indice di saturazione che tocca quota 11,5%. Le terapie intensive, invece, sembrano procedere verso una sostanziale stabilizzazione: oggi sono 20 e il tasso di occupazione è pari al 3,6%. Per quanto riguarda i decessi, infine, assistiamo quasi a un raddoppio, da 8 a 15, con tasso di letalità allo 0,07%».
Infine il consueto approfondimento dedicato ai dati dell’Alessandrino, dove i contagi settimanali salgono da 2439 a 2759, «con un incremento di 320 unità e una media giornaliera che arriva a 394, contro i 348 registrati martedì scorso. La speranza è che la situazione possa effettivamente migliorare, c’è bisogno che i recenti segnali incoraggianti trovino conferme sempre più solide. Siamo comunque in autunno, serve ancora prudenza».