Anas: proseguono i lavori lungo la strada statale del Turchino
Completati i primi interventi, ora si guarda ai prossimi investimenti per la tratta
OVADA – Che non si trattasse di un intervento di facile realizzazione era apparso chiaro fin da subito. Non è un caso se, al chilometro 71,800 della strada statale 456 “del Turchino” permane tutt’ora il senso unico alternato con transito consentito ai veicoli con un peso inferiore alle 3,5 tonnellate. Da Anas, peraltro, è arrivata una richiesta di maggiore tempo per definire nel dettaglio il ripristino (che, stando a una nota dell’azienda, sarebbe in via di ultimazione) del doppio senso di marcia nel tratto compreso tra la rotonda di Belforte Monferrato e il primo passaggio a livello.
L’intervento consiste nella realizzazione di un muro di contenimento che a partire dalla scogliera lunga 40 metri realizzata lungo il fiume Stura (che scorre proprio a valle) ingloberà le opere di sostegno provvisorio già realizzate. Completato il progetto seguirà l’approvazione e l’affidamento dei lavori all’impresa esecutrice. In precedenza era stato un avvallamento sospetto (nel tratto, dove si sono registrate fessurazioni della pavimentazione e segni di cedimento per una lunghezza di circa 25 metri, con nuove problematiche rilevate a margine delle piogge abbondanti dello scorso autunno) a far scattare l’ennesimo allarme sulla direttiva passata, nel giugno 2021, dalla competenza della Provincia a quella dell’ente statale.
Per quanto riguarda gli altri interventi sul tratto finale della statale 456, a fine febbraio sono terminati gli interventi da 2,8 milioni di euro di sistemazione del fronte di frana (che aveva determinato la chiusura al traffico della ex provinciale dall’autunno 2020) in località Gnocchetto. Lo stesso dicasi per alcuni disgaggi leggeri in tre punti (all’altezza del chilometro 75) e dell’intervento di ripristino della pavimentazione in tratti saltuari tra Acqui Terme e il confine con la Liguria (per un valore di 2,3 milioni di euro). Prossimamente si provvederà anche alla messa in sicurezza dei versanti per un tratto di 50 metri (al chilometro 77,550) e per un tratto di 200 metri in prossimità del confine regionale.