Tris Pontedera, Alessandria al sesto ko
Il pareggio dura quattro minuti, Pagani prova a riaprirla, ma manca sostanza
Allarma l'ultimo posto, ma soprattutto lo scenario futuro
ALESSANDRIA – L‘ultimo posto prende sempre più consistenza. Si dirà: ma l’Alessandria ultima era prima della gara di oggi con il Pontedera e ultima è rimasta, insieme alla Recanatese, la sola squadra che non ha ancora vinto. I Grigi, però, l’hanno fatto una sola volta e rispetto ai marchigiani hanno la peggior differenza reti, viaggiano a una media superiore ai due gol a partita.
La formazione più vicina è già due punti sopra. Soprattutto, dal campo arriva la conferma che la fragilità è diffusa, anzi anche più evidente negli ‘esperti’ rispetto ai giovani. Rebuffi non è preoccupato (o, forse, non lo dice)?
Tris Pontedera, Alessandria al sesto ko
Il pareggio dura quattro minuti, Pagani prova a riaprirla, ma manca sostanza
C’è da esserlo, invece, perché tre gol incassati in meno di mezzora sono un segnale di inadeguatezza che, anche nel futuro immediato, allarma e non poco. Non è ammissibile accettare un epilogo che sembra già scritto.
MARIETTA – Infilato: nel secondo gol non è così immune da colpe. Gli manca protezione, non si sente sicuro e si vede e il risultato è una circolazione di insicurezza che accenta la fatica difensiva. Evita un punteggio ancora più pesante, di piede su Cioffi. Ma 15 reti in 7 turni per uno che ha chiuso la D, l’anno scorso, con 19 in tutta la stagione è un altro segnale: 5.5
BALDI – Altalenante: sta un po’ al centro, un po’ in fascia, con una spinta limitata e qualche fatica di troppo in fase difensiva. Nel vantaggio è lui a perdersi Aurelio, che nel primo tempo è in tutte le azioni pericolose, senza essere adeguatamente limitato: 5.5
ROTA – Confuso: fa il percorso inverso, dal centro alla fascia, ed è nella versione della ripresa che convince di più o, almeno, soffre meno rispetto alle incertezze della prima frazione: 5.5
SINI – In difficoltà: a tratti anche palese e questa condizione gli fa commettere errori che un elemento con la sua esperienza non dovrebbe fare. Non basta avere un buon piede sui calci piazzati, serve una regia difensiva che ancora non rie a garantire: 5.5
NUNZELLA – Impegnato: almeno ci prova a mettere qualche pallone in area, il pareggio (di Speranza) nasce da un suo suggerimento in area. E’ fra i pochio a dimostrare quella lucidità che il tecnico predica e che spesso non si vede: 6
"Preoccupato? Sono attento alla classifica". Ma si ferma anche Pagani
Rebuffi: "La preoccupazione toglie serenità, ma serve qualcosa di più"
MIONIC – Solido: prova a fare diga e a cercare spazi per i rilanci, nel duello entra convinto, anche se spesso non è lui ad avere la meglio e qualche palla persa attiva la ripartenza avversaria: 5.5
LOMBARDI – (dal 43’st) Leggero: una mancita di minuti in cui quasi non si vede: ng
SPERANZA – Sostanzioso: tanto lavoro in mezzo, anche in fase di impostazione della manovra. Gran tiro nell’azione del momentaneo pareggio, ma anche un buon numero di palloni conquistati in mezzo e sulla trequarti: 6
VENTRE – (dal 27’st) Debuttante: una ventina di minuti, un esordio senza riuscire a lasciare il segno: ng
PAGANI – Propositivo. E, anche, sfortunato, perché festeggiando l’eurogol gli da ancora più fiducia, sente una fitta muscolare e chiede il cambio. Rammarico, perché è stato fra i più attivi e i più mobili e pericoloso: 6.5
NEPI – (dal 7’st) Abulico: non entra mai davvero nei tentativi di manovra se si eccettua il lancio in profondità per Ghiozzi, occasione nenorme nella ripresa. Per il resto dimostra di essere un elemento che deve ancora inserirsi bene e, per questo, non è così pungente come servirebbe: 5.5
FILIP – Energico: nei duelli che il tecnico predica di sforzarsi di vincerli è uno che si butta su tutti i palloni, anche se non sempre con la giusta attenzione e considerazione: 5.5
PERSEU – (dal 43’st) Limitato: anche per lui pocjissimo spazio per provare a incidere. Senza esito: 5.5
GHIOZZI – Ispirato, soprattuitto capace di accelerazioni che mettono in difficoltà Shiba. E’ poco prevedibil e, quindi, più difficile da contenere. L’occasione a metà ripresa meriterebbe sorte migliore, per la qualità della giocata: 6
GAZOUL – (dal 27’t) Leggero: è la sua ‘prima’ tra i professionisti, servirebbe più sostanza e concretezza: ng
GALEANDRO – Genoroso: l’aggettivo che gli attaccanti gradiscono poco, perché la generosità lo obbliga a giocate che l’avversario intuisce. Lotta su tutti i palloni, per tenere alta la squadra, ma dovrebbe giocare più a ridosso dell’area: 5.5