Ictus, medici a scuola spiegano ai bimbi come aiutare i nonni
I più piccoli possono riconoscere i sintomi della patologia: agire in fretta è importante per evitare danni gravi
NOVI LIGURE — Lions di Novi, medici e scuole uniti per un progetto che punta a salvare i più anziani dal rischio ictus: anche i bambini possono fare la loro parte, aiutando i nonni a riconoscere i sintomi di questa pericolosa patologia. «Quando una persona viene colpita da ictus, prima di arrivare in ospedale spesso si perde tempo prezioso – spiega Eugenia Rota, direttrice del reparto di Neurologia del San Giacomo – Talvolta i sintomi non vengono riconosciuti o magari ci si mette a letto confidando che un po’ di riposo faccia passare il malessere».
Invece un intervento rapido è fondamentale: l’ictus è la seconda causa di morte nella popolazione adulta e la prima di disabilità. E i bambini possono salvare la vita ai nonni: «Attraverso il gioco, insegneremo ai più piccoli a riconoscere i segni dell’ictus e a chiamare i soccorsi», dice Rota. “Fast Heroes” è il nome dell’iniziativa che sfrutta la passione dei più piccoli per i supereroi. Hanno già aderito al progetto il secondo istituto comprensivo di Novi diretto da Silvia Borsano e la scuola privata Kidschool.
«Il nostro Club da anni è impegnato in prima linea per promuovere la salute dei cittadini, soprattutto quelli meno fortunati», dice il presidente dei Lions Giuseppe Giulio Gullo Vivaldi, che sostiene l’iniziativa del San Giacomo. Nel 2016 Lions e Caritas hanno inaugurato a Novi un centro d’ascolto medico, i cui numeri continuano a crescere anche grazie alla disponibilità dei volontari: «Nell’ultimo biennio abbiamo avuto un migliaio di pazienti. E se all’inizio erano per lo più stranieri, adesso sono tanti anche gli italiani», spiega Gullo Vivaldi.
Attualmente in forza al centro d’ascolto ci sono quattro medici di base, quattro dentisti, uno psicologo, un igienista dentale e uno specialista dermatologo; aderiscono anche tre farmacie. Una delle anime del centro d’ascolto è il dottor Sergio Breventani, socio Lions, che la settimana scorsa ha ricevuto il prestigioso riconoscimento “Amico di Melvin Jones” per l’opera prestata a favore del Club.
Lo stesso premio è stato conferito a Orietta Canneva, che ha donato una postazione per il centro d’ascolto medico, a Maria Grazia Picollo, referente della Giornata del Banco alimentare e per anni segretaria del Club, e a Paolo Ravera, che è stato presidente dei Lions novesi nel 2020 e ha dovuto reinventare le attività dell’associazione per adattarle alla difficile situazione sociale e sanitaria.