«Abbiamo ancora la migliore incidenza. Ma il virus ora corre»
Le consuete valutazioni del professor Bianchi
Accelera il ritmo di crescita dei contagi, adesso pure nell’Alessandrino, ma nonostante questo la provincia continua a mantenere il dato migliore in termini di incidenza. A livello ospedaliero, in Piemonte, cominciano invece a sentirsi i primi effetti dell’aumento dei casi.
È quanto emerge, in estrema sintesi, dalle consuete valutazioni di Carluccio Bianchi – docente di Macroeconomia dell’Upo – secondo il quale «trova conferma la fase di incremento accentuato dei contagi, con il Piemonte che va peggio di tutti. Nella classifica relativa all’incidenza, per esempio, la regione si trova al comando a quota 525, con una variazione percentuale del 78%. La provincia è al secondo posto, 435 e più 67%: la settimana scorsa eravamo al 20%, ma ci sono realtà che vanno decisamente peggio».
A completare il quadro, in terza posizione, c’è la Lombardia (415 e più 64%), mentre chiude il gruppo l’Italia, 387 e incremento del 68%.
«Numeri molto elevati per tutti, che accorciano di molto i tempi di raddoppio. Dobbiamo sperare in un rallentamento, se non in una vera e propria inversione di tendenza, che al momento pare prematura».
Per quanto riguarda i numeri assoluti, il Piemonte passa da 12558 a 22484 contagi settimanali, quindi 9846 in più e 3205 al giorno di media. Torino contribuisce per il 49%, Cuneo è al 14%, Alessandria rimane all’8%.
«Continua ad aumentare anche il tasso di positività – osserva il professore – e in questo aggiornamento registriamo addirittura 4 punti in più, dal precedente 13,3% all’attuale 17,2%. È notevole, in ogni caso, anche la crescita dei tamponi medi giornalieri, che erano 13600 e diventano 18600.
Sul fronte ospedali, aumentano i ricoveri. «Quelli ordinari sono 143 in più rispetto a martedì scorso e raggiungono quota 426, con il tasso di occupazione che sale dal 4,2% al 6,3%. Per fortuna le terapie intensive rimangono ferme a sei – e l’indice di saturazione resta bassissimo, all’1%, ndr – e i decessi sono soltanto quattro».
Infine la provincia di Alessandria, nella quale i contagi settimanali passano da 1068 a 1780, con un incremento di 712 unità. «Raggiungiamo i 254 casi medi giornalieri – conclude Bianchi – e dobbiamo prestare grande attenzione. Perché è vero che la situazione negli ospedali non è paragonabile a quella del passato, ma con una crescita così impetuosa non possiamo essere superficiali».