Raccolta di fondi per salvare i cedri
Gli alberi devono essere abbattuti. Interviene un Comitato. È polemica
PREDOSA – “Gli alberi non devono essere abbattuti” è l’appello del Comitato Vivere a Predosa all’amministrazione comunale, che giovedì ha dato il via all’intervento, già autorizzato, di messa in sicurezza del parco Castello.
Infatti la prima perizia del Comune risale al 2021, la seconda ad agosto. A settembre anche il Comitato ha commissionato uno studio. “Il risultato della perizia eseguita dalla ditta Pandini su incarico del Comitato e sostenuta dal generoso contributo dei cittadini dice che il cedro posto a sinistra è completamente sano e non ha bisogno di interventi curativi, mentre quello colpito dal fulmine risulta sano e saldo alle radici e si può curare”, spiega il Comitato attraverso un volantino affisso in piazza e nelle frazioni.
L’iniziativa
Il presidente Lelio Morricone e la militante Francesca Laguzzi in base alla perizia sostengono che “l’albero si può salvare tramite eliminazione dei palchi finali e una potatura di contenimento, accorciamento e alleggerimento della chioma. In tal modo l’albero si può tenere in vita“. Con questo intento i cittadini si sono attivati con una raccolta fondi, la perizia è costata 2.196 euro con Iva di cui 280 euro a carico del direttivo del Comitato.
“Risulta chiaro che una scelta di abbattimento non avrebbe nessuna giustificazione fitosanitaria”, conclude il Comitato con un grazie a tutti coloro che hanno contribuito e un commento critico sulla riqualificazione del parco: “Abbattere serve solo a far spazio a nuovi giochi. Lasciamo vivere le nostre piante”.
Per sensibilizzare, un appassionato di storia del paese ha ripercorso la nascita del parco Castello antistante il palazzo comunale.
Vanto del paese
La piantumazione dei cedri ultra centenari sarebbe avvenuta a cura della famiglia Lanzavecchia, che portando avanti il disegno della famiglia Dardano, realizzò il giardino nell’Ottocento sui resti dell’antico castello, nell’area acquistata durante il periodo napoleonico. Ora è proprietà del Comune.
“Il parco è sempre stato un vanto per il paese, quello che è rimasto della bellezza che fu va mantenuto e protetto, gli alberi sono i polmoni della terra, ma anche di noi stessi”, scrive il difensore dei cedri nel suo intervento. Il Comitato affigge manifesti, il sindaco Maura Pastorino e l’amministrazione comunale aggiornano i cittadini sul sito del comune: “Al fine di dare massima trasparenza”, allegando i pareri tecnici.
Le perizie
In particolare la seconda perizia riguarda la Valutazione di stabilità, commissionata dal Comune e riguarda un esemplare di Cedrus Atlantica. Il terzo documento sul sito è la perizia commissionata dal Comitato sui due Cedrus. La popolazione è divisa: “Finalmente la messa in sicurezza – dice un cittadino – Due cedri sono troppo vicini, poi gli esperti vedranno quel che c’è da fare sulle altre piante, mi auguro anche sul cedro centrale. Sembra ieri ma è già passato qualche anno, dalla piazza vidi crollare un ramo enorme, per fortuna nessuno in quel momento si stava recando in municipio e sui giochi non c’erano bambini, allora posizionarono alcuni tiranti, per fare da contrappeso, ma non basta più, bisogna intervenire per prevenire altre cadute e pericoli”.